13 gennaio, 2014

PROMEMORIA 13 gennaio 2012 – La nave da crociera Costa Concordia urta degli scogli a 500 metri dal porto dell'Isola del Giglio, provocando uno squarcio di 70 metri nello scafo e causando 30 morti, 80 feriti e 2 dispersi, con la conseguenza dell'evacuazione totale delle 4229 persone a bordo della nave tra equipaggio e passeggeri.

La nave da crociera Costa Concordia urta degli scogli a 500 metri dal porto dell'Isola del Giglio, provocando uno squarcio di 70 metri nello scafo e causando 30 morti, 80 feriti e 2 dispersi, con la conseguenza dell'evacuazione totale delle 4229 persone a bordo della nave tra equipaggio e passeggeri. Il naufragio della Costa Concordia è stato un sinistro marittimo "tipico" avvenuto venerdì 13 gennaio 2012 alle 21:42 alla nave da crociera al comando di Francesco Schettino e di proprietà della compagnia di navigazione Costa Crociere, parte del gruppo anglo-americano Carnival Corporation & plc. Salpata dal porto di Civitavecchia per la prima tappa della crociera "Profumo d'agrumi" nel Mediterraneo, con 4 229 persone a bordo (3 216 passeggeri e 1 013 membri dell'equipaggio), avrebbe dovuto successivamente toccare i porti di Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari, Palermo, per poi far ritorno a Civitavecchia. Nelle acque dell'Isola del Giglio ha urtato uno scoglio riportando l'apertura di una falla lunga circa 70 metri sul lato sinistro dell'opera viva. L'impatto ha provocato la brusca interruzione della crociera, un forte sbandamento e il conseguente arenamento sullo scalino roccioso del basso fondale prospiciente Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto. L'incidente ha provocato 32 morti. È la nave passeggeri di maggior tonnellaggio mai naufragata della storia.

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