02 maggio, 2013

PROMEMORIA 2 maggio 2011 – Durante un assalto di Navy SEAL statunitensi presso la città di Abbottabad, in Pakistan, viene ucciso il terrorista saudita Osama Bin Laden, leader di al-Qāʿida e mandante degli Attentati dell'11 settembre 2001, con un colpo di pistola alla tempia.

Durante un assalto di Navy SEAL statunitensi presso la città di Abbottabad, in Pakistan, viene ucciso il terrorista saudita Osama Bin Laden, leader di al-Qāʿida e mandante degli Attentati dell'11 settembre 2001, con un colpo di pistola alla tempia. Alle 00:05 del 2 maggio 2011,[207] nei primi minuti dopo mezzanotte, data ed ora del fuso orario del Pakistan, un'unità dei Navy SEAL (le forze speciali della marina statunitense) ha condotto un'azione ad Abbottabad, vicino ad Islamabad, presso il rifugio del leader di al-Qāʿida, individuato grazie ad un'operazione di intelligence condotta fin dall'agosto dell'anno precedente e lo ha ucciso in un conflitto a fuoco. Nella stessa notte del 1º maggio 2011 (fuso orario di Washington, dove non era ancora passata la mezzanotte), il Presidente degli Stati Uniti d'America, che aveva seguito l'intera operazione attraverso microcamere poste sugli elmetti dei militari, ne ha annunciato la morte. Nell'azione sarebbero morti altri membri del gruppo di comando di bin Laden, o della sua famiglia. La scelta di utilizzare l'azione mirata portata in loco dal commando, in luogo del lancio di una bomba convenzionale aviolanciata e guidata, ad altissimo potenziale, sarebbe stata presa per limitare morti e distruzioni (nel fabbricato dove era alloggiato bin Laden risiedevano almeno 20 persone, fra cui alcune donne e bambini), e - non secondariamente - anche per avere l'assoluta certezza del decesso di bin Laden. Le modalità di conduzione dell'operazione hanno tuttavia suscitato alcune critiche. Tra gli altri: l'ex-cancelliere tedesco Helmut Schmidt, che ha evidenziato «una chiara violazione delle leggi internazionali»;[212] il Ministro svizzero Ueli Maurer, che ha accusato Obama di «elevare il terrorista al suo stesso livello».

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