22 giugno, 2012

PROMEMORIA 22 giugno 1946 – Viene emanata dal governo italiano, appena divenuto repubblicano, l'amnistia passata alla storia come l'amnistia Togliatti (questi era, infatti, il Ministro di Grazia e Giustizia dell'epoca).

Viene emanata dal governo italiano, appena divenuto repubblicano, l'amnistia passata alla storia come l'amnistia Togliatti (questi era, infatti, il Ministro di Grazia e Giustizia dell'epoca). L'amnistia Togliatti fu un provvedimento di condono delle pene proposto dall'allora Ministro di Grazia e Giustizia[1] Palmiro Togliatti, approvato dal governo italiano, promulgata con D.P.R. 22 giugno 1946, n.4.[2] L'amnistia comprendeva i reati comuni e politici, compresi quelli di collaborazionismo con il nemico e reati annessi ivi compreso il concorso in omicidio,[3] pene allora punibili fino ad un massimo di cinque anni, i reati commessi al Sud[4] dopo l'8 settembre 1943 e l'inizio dell'occupazione militare alleata al Centro e al Nord.[5] Lo scopo era la pacificazione nazionale dopo gli anni della guerra civile ma vi furono polemiche sulla sua estensione, tanto che il 2 luglio 1946 Togliatti con l'emanazione della circolare n. 9796/110, raccomandò interpretazioni restrittive nella concessione del beneficio.

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