02 dicembre, 2011

PROMEMORIA 2 dicembre 1984 Nella città di Bhopal una nube di pesticidi provoca la morte di 3.000 persone.


Da una fabbrica di pesticidi di proprietà della multinazionale americana Union Carbide si sviluppò una nube di isocianato di metile, che si espanse su una zona densamente popolata dell'India, nella città di Bhopal. I morti sul momento furono circa 3000, ma il bilancio sale oltre i 15000 se si contano coloro che morirono nel periodo seguente per le conseguenze dell'intossicazione.
I suoi impianti produttivi dislocati in India sono stati protagonisti del disastro di Bhopal del 3 dicembre 1984, uno dei più gravi incidenti chimici della storia. Il disastro fu causato dalla fuga di 40 tonnellate di isocianato di metile (MIC), prodotti dalla filiale locale dell'azienda. Le stime variano e, se quelle ufficiali, aggiornate nel 1991, parlano di circa 3.800 morti e 11.000 disabili, le non ufficiali arrivano a quantificare circa 20.000 vittime e 120.000 casi di malattie croniche, accanto ai 150.000-600.000 (sempre stime non ufficiali) avvelenati nell'immediato e durante i periodi successivi. Gli effetti a lungo termine sulla popolazione, in termini di malattie croniche, probabilmente non potranno essere mai valutati appieno.

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