09 settembre, 2011

PROMEMORIA 9 settembre 1993 – L'OLP riconosce il diritto di Israele all'esistenza in pace e sicurezza


L'OLP riconosce il diritto di Israele all'esistenza in pace e sicurezza.
Nel 1993 l'OLP negoziò segretamente gli Accordi di Oslo con Israele. Gli Accordi furono firmati il 20 agosto 1993. Vi fu quindi una cerimonia pubblica a Washington il 13 settembre 1993 con Yasser Arafat e Yitzhak Rabin, con la presenza dei rispettivi responsabili degli Esteri delle due parti. Gli Accordi garantivano i diritti palestinesi all'autogoverno della Striscia di Gaza e della Cisgiordania tramite la creazione di un'Autorità Nazionale Palestinese. Yasser Arafat fu eletto capo dell'ANP nonostante l'OLP e l'ANP non fossero formalmente collegate, l'OLP dominò l'amministrazione palestinese. Il Quartier Generale dell'OLP furono trasferiti a Ramallah in Cisgiordania.
Il 9 settembre 1993, Arafat rilasciò una dichiarazione di stampa nella quale stabiliva che "l'OLP riconosceva il diritto dello Stato d'Israele all'esistenza pacifica e sicura". Alcune fazioni all'interno dell'OLP e dell'ANP, che erano fautrici di una coesistenza pacifica con Israele nel processo di creazione di uno Stato palestinese sui territori di Cisgiordania e di Gaza, persero l'appoggio popolare a causa della rioccupazione da parte dell'ANP delle aree controllate in Cisgiordania.
Numerosi esponenti dell'OLP e dell'ANP, incluso lo stesso Yasser Arafat, dichiararono che lo Stato d'Israele aveva un diritto permanente di esistenza e che il trattato di pace con Israele era sincero, malgrado membri dell'OLP avessero rivendicato la propria responsabilità per un certo numero di attacchi portati agli Israeliani dopo gli Accordi di Oslo. Alcune fonti ufficiali palestinesi asserirono che il Trattato di pace doveva essere considerato permanente e anche la maggioranza degli Israeliani pensava che i Palestinesi avrebbero potuto godere di uno Stato loro proprio. Allo stesso tempo una parte significativa dell'opinione pubblica israeliana e alcuni esponenti politici (fra cui l'ex-Primo Ministro Benjamin Netanyahu) espressero il loro dubbio che un pacifico e coerente Stato potesse essere creato dall'OLP e chiesero una sua significativa riorganizzazione, inclusa l'eliminazione di ogni tipo di terrorismo prima che si avviasse un confronto mirante alla creazione di uno Stato palestinese indipendente.

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