25 settembre, 2011

PROMEMORIA 25 settembre 2005Ferrara: il diciottenne Federico Aldrovandi muore pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia


Ferrara: il diciottenne Federico Aldrovandi muore pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia nei pressi dell'ippodromo; sono indagati per la sua morte quattro poliziotti: dovranno rispondere di omicidio colposo per avere cagionato o comunque concorso a cagionare il decesso di Federico omettendo di prestare le prime cure al processo che inizierà il 19 ottobre 2007.
La notte del 25 settembre 2005, dopo una chiamata al 113 di una signora spaventata che segnalava la presenza di un ragazzo «che sbatteva dappertutto»,[1] presso l'ippodromo di Ferrara, una pattuglia della polizia interveniva a fermare il giovane Aldrovandi.
Secondo il rapporto della Questura, all'arrivo della volante “Alfa 3”, vi fu una colluttazione tra il ragazzo ed i quattro agenti (tre uomini ed una donna), che dovettero procedere alla sua immobilizzazione. Dopo l'arrivo di una ulteriore volante, l'Alfa 2, alle 6.04 la prima pattuglia richiedeva alla propria centrale operativa l'invio di un'ambulanza del 118, per un sopraggiunto malore. Secondo i tabulati dell'intervento, alle 6.10 arrivò la chiamata da parte del 113 a Ferrara Soccorso, che inviò sul posto un'autoambulanza ed un'automedica, giunte sul posto rispettivamente alle 6.15 ed alle 6.18.
All'arrivo sul posto il personale del 118 trovava il paziente “riverso a terra, prono con le mani ammanettate dietro la schiena (...) era incosciente e non rispondeva”. L'intervento si concluse, dopo numerosi tentativi di rianimazione cardiopolmonare, con la constatazione sul posto della morte del giovane, per “arresto cardio-respiratorio e trauma cranico-facciale”.

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