10 luglio, 2011

PROMEMORIA 10 luglio 1976 Omicidio del magistrato Vittorio Occorsio, a Roma, per mano del terrorista di Ordine Nuovo Pierluigi Concutelli


Omicidio del magistrato Vittorio Occorsio, a Roma, per mano del terrorista di Ordine Nuovo Pierluigi Concutelli
Vittorio Occorsio (Roma, 9 aprile 1929 – Roma, 10 luglio 1976) è stato un magistrato italiano, vittima del terrorismo di estrema destra negli anni di piombo.
L'attentato
Fu ucciso da Pierluigi Concutelli a Roma la mattina del 10 luglio 1976, colpito da raffiche di mitra mentre si recava in ufficio con la sua auto, una Fiat 125 special.
Movente
Nella sua auto fu rinvenuta la rivendicazione dell'attentato firmata dal Movimento Politico Ordine Nuovo. Nel testo, Occorsio veniva accusato di "avere, per opportunismo carrieristico, servito la dittatura democratica perseguitando i militanti di Ordine Nuovo e le idee di cui essi sono portatori".
[modifica] Risultanze processuali
Furono condannati per l’omicidio i neofascisti Pierluigi Concutelli e Gianfranco Ferro, come esecutori materiali. Assolti invece altri imputati quali mandanti dell'omicidio; mandanti che non saranno mai individuati
Onorificenze
Alla memoria del magistrato è stato dedicato il parco di Villa Mercede a Roma dopo il restauro ed è intitolata un'aula del Palazzo di Giustizia di Roma. Anche un'aula del liceo Giulio Cesare, dove egli aveva studiato, porta il suo nome.
Medaglia d'oro al valor civile
«Si distingueva per l'eccezionale coraggio nella sua attività di Pubblico Ministero, rappresentando l'espressione vivente del fondamentale principio secondo il quale il giudice è soggetto soltanto alla Legge, principio che Egli, come magistrato, applicava con assoluta imparzialità a garanzia delle istituzioni democratiche. Cadeva vittima di un vile attentato con cui, nell'Uomo, si è voluto deliberatamente colpire la stessa funzione giurisdizionale che non conosce altro indirizzo politico che quello fissato dalla Costituzione. Roma, 10 luglio 1976.»
— Roma, 31 marzo 1977.

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