09 marzo, 2011

PROMEMORIA 9 marzo 1987 - Il gruppo rock irlandese U2 pubblica il suo celeberrimo album The Joshua Tree


Il gruppo rock irlandese U2 pubblica il suo celeberrimo album The Joshua Tree
The Joshua Tree è il quinto album degli U2, pubblicato il 9 marzo 1987 dalla Island Records. Prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois, The Joshua Tree ha vinto il premio come album dell'anno alla cerimonia dei Grammy Award del 1988 ed occupa la posizione 26 nella lista dei 500 migliori album secondo la rivista Rolling Stone.
Il disco

Dopo The Unforgettable Fire, la band decide di volgere la sua attenzione verso le radici della musica americana e comincia ad esplorare il blues, il country e il gospel. Inoltre, gli U2 frequentano le band irlandesi The Waterboys e Hothouse Flowers e intuiscono una sorta di musica irlandese indigena mescolata con il folk americano. L'amicizia con Bob Dylan, Van Morrison e Keith Richards spinge la band a guardare alle radici del rock e Bono dà prova del suo talento di autore di testi e canzoni.[1] Gli U2 vogliono cominciare a costruire partendo dalle atmosfere di The Unforgettable Fire ma cercano anche un suono più duro all'interno della stretta disciplina della struttura della canzone tradizionale, piuttosto che la sperimentazione spesso sfuocata di The Unforgettable Fire.
Scrive la rivista Rolling Stone il 7 maggio 1987: «La bellezza selvaggia, la ricchezza culturale, il vuoto spirituale e la feroce violenza dell'America vengono esplorati per ottenere degli effetti di fatto in ogni aspetto di The Joshua Tree; già nel titolo e nelle immagini sulla copertina dell'album, il blues e il country si mescolano chiaramente nella musica... Infatti, Bono dice che "smantellare la mitologia dell'America" rappresenta una parte importante dell'obiettivo artistico di The Joshua Tree.»
Gli U2 interrompono le sessioni dell'album nel 1986 per fare da "headline" nel tour con Amnesty International, A Conspiracy of Hope Tour. Piuttosto che rappresentare una distrazione, il tour aggiunge un'intensità e un potere extra alla loro nuova musica, fornendo un'ulteriore dimostrazione di ciò che volevano dire. Nel suo viaggio del 1986 a San Salvador e in Nicaragua, Bono assiste in prima persona alle angherie a cui sono sottoposti i contadini nei conflitti interni e questo influenza molto l'album, soprattutto in Bullet the Blue Sky e Mothers of the Disappeared.
Nell'album si contrappongono l'antipatia verso gli Stati Uniti, compresa la rabbia per la politica estera degli USA dell'amministrazione Reagan in America Centrale, ed il fascino profondo della campagna americana, gli spazi immensi, la libertà e ciò che rappresenta. La band vuole un tipo di musica con un senso di "location", una qualità "cinematica". La musica e le parole sono disegnate sull'immaginario creato dagli scrittori americani di cui gli U2 avevano letto delle cose. Secondo Bono, l'album è ispirato e influenzato più dalla geografia che dalla gente.[1]
Il disco è influenzato dal country e dal blues.[1] Durante la registrazione di Silver and Gold con Keith Richards, Bono e Richards ascoltano il blues, il country, la pop music americana degli anni cinquanta,[1] tutte influenze che, combinate con i primi "riferimenti" di Bono (Patti Smith, Bob Dylan), producono un effetto sulla canzone sull'intero album.[1] L'album è stato registrato, in parte, negli studi Sun a Memphis (dove sono stati registrati i primi fondamentali album di rock and roll, negli anni '50, dai primi singoli di Elvis Presley fino a quelli di Jerry Lee Lewis).

Il titolo dell'album fa riferimento alla Yucca brevifolia, detta appunto albero di Joshua (traduzione inglese di Giosuè), pianta originaria del sud ovest degli Stati Uniti (California, Arizona, Utah e Nevada).

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