23 novembre, 2010

PROMEMORIA 23 novembre 1991 - Solo un giorno prima della morte, Freddie Mercury, frontman dei Queen, annuncia al mondo di essere malato di AIDS


Solo un giorno prima della morte, Freddie Mercury, frontman dei Queen, annuncia al mondo di essere malato di AIDS
Come dichiarò il suo compagno Jim Hutton, nella primavera del 1987 fu diagnosticata a Mercury l'AIDS, sebbene il cantante proprio in quel periodo avesse dichiarato pubblicamente di essere risultato negativo al test. Nonostante le smentite, la stampa britannica seguì le voci sempre più numerose sulla malattia dell'artista, alimentate dall'aspetto particolarmente asciutto, dalla sospensione improvvisa dei tour dei Queen e dalle confessioni di alcuni amanti pubblicate sulle pagine dei tabloid inglesi del tempo.
Qualche anno dopo, il 22 novembre 1991, Mercury convocò nella sua casa di Earls Court il manager dei Queen Jim Beach per redigere un comunicato ufficiale. Il giorno dopo, il 23 novembre, fu fornito alla stampa il seguente annuncio:
« Desidero confermare che sono risultato positivo al virus dell'HIV, ho contratto l'AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento al fine di proteggere la privacy di quanti mi circondano. Tuttavia è arrivato il momento che i miei amici e i miei fan in tutto il mondo conoscano la verità. Spero che tutti si uniranno a me, ai dottori che mi seguono e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa tremenda malattia»
A poco più di 24 ore dal comunicato, Mercury morì il 24 novembre 1991 all'età di 45 anni. Causa ufficiale del decesso fu una broncopolmonite aggravata da complicazioni dovute all'AIDS. I funerali furono celebrati da un sacerdote zoroastriano. Freddie, secondo le sue volontà, fu cremato e le sue ceneri sparse nei pressi del Lago di Ginevra. Tra i presenti alla cerimonia, oltre ai familiari anche i suoi compagni John Deacon, Brian May e Roger Taylor, il suo amante Jim Hutton e i cantanti Elton John, Michael Jackson e David Bowie. Il rito si svolse al Kensal Green Cemetery.
Nel testamento il cantante affidò la maggior parte dei suoi beni a Mary Austin (un milione di sterline), mentre il resto del patrimonio fu diviso tra i genitori e la sorella (Cash Bulsara). Inoltre, lasciò 500.000 sterline allo chef privato Joe Fanelli, 500.000 all'assistente personale Peter Freestone, 100.000 all'autista Terry Giddings e 500.000 a Jim Hutton. Mary Austin continuò a vivere per poco tempo con i genitori di Mercury nella Garden Lodge. Jim Hutton invece si trasferì quattro anni più tardi in Irlanda e qui dimorò fino al 2010, anno della morte. Quest'ultimo collaborò nella stesura di una biografia del 2000 dal titolo Freddie Mercury, the Untold Story e concesse un'intervista al The Times in ricordo del 60º compleanno del suo compagno.

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