07 ottobre, 2010

Pedaggi, Zingaretti: se il Governo va avanti pronti ad un nuovo ricors


Pedaggi, Zingaretti: se il Governo va avanti pronti ad un nuovo ricorso

"Abbiamo deciso che se il Governo andrà avanti con il decreto che definisce le modalità di pagamento, i Comuni del territorio provinciale e la Provincia di Roma presenteranno un nuovo ricorso al Tar per bloccare questa ingiustizia". Così il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, al termine di una riunione a Palazzo Valentini con decine di sindaci della provincia contrari all'ipotesi di introduzione del pedaggio sul Grande Raccordo Anulare e la Roma-Fiumicino.

Al tavolo, assieme a Zingaretti, erano presenti l'assessore provinciale alle Politiche della Mobilità e Trasporti Amalia Colaceci, oltre venti sindaci e rappresentanti dei 42 Comuni che avevano presentato insieme con l’Amministrazione provinciale di Roma il primo ricorso al Tar contro il provvedimento.

"Denunciamo – ha spiegato il presidente Zingaretti - il rischio che l'introduzione del pedaggio, oltre all'ingiustizia di un nuovo balzello potrebbe voler dire anche un intasamento delle strade consolari, già drammaticamente affollate". Quanto alle modalità di pagamento, Zingaretti ricorda: "Allo stato attuale non è prevista alcuna esenzione dei cittadini di Roma e provincia da questo balzello. Tra l'altro, se si dovesse procedere in questo senso, non vedo a che cosa potrebbe servire l'introduzione del pedaggio".

"Continuiamo a pensare che sia profondamente sbagliato tagliare gli investimenti su strade e ferrovie – ha proseguito Zingaretti - e nel frattempo mettere i pedaggi".

Se il governo procederà con il varo del secondo decreto sui raccordi autostradali, quello con cui vanno definite modalità e criteri di pagamento per l'utilizzo del Gra e la Roma-Fiumicino, la Provincia di Roma presenterà un nuovo ricorso al Tar per bloccare il provvedimento.

Nei mesi scorsi Palazzo Valentini, assieme a 42 Comuni del territorio provinciale, ha già fatto ricorso contro una norma analoga contenuta nella manovra di bilancio ed il Tar gli diede ragione.

Ieri il presidente Nicola Zingaretti ha riunito attorno ad un tavolo oltre 25 Comuni del territorio provinciale, tra loro diversi firmatari del primo ricorso ma anche tre amministrazioni comunali guidate da giunte di centrodestra: Subiaco, Vicovaro e Morlupo.

"L'attuale decreto introduce un nuovo pedaggio e si rifà ad un secondo decreto, che deve essere approvato, per definire modalità e criteri per l'introduzione dei pedaggi. Abbiamo deciso che, qualora si procedesse al decreto con la definizione dei criteri di pagamento, la Provincia procederà con un nuovo ricorso al Tar per bloccarlo" ha precisato Zingaretti al termine della riunione.

Per il presidente della Provincia di Roma alla base di un eventuale nuovo ricorso c'e' la convinzione che "rimane totalmente valido l'argomento che già ci ha visto vittoriosi nel primo ricorso, che ci porta a dire che il Gra non può essere considerato un tratto autostradale".

Zingaretti ha sottolineato: "Un'autostrada ha determinate caratteristiche. un tempo medio di percorrenza, una frequenza di caselli di un certo tipo, un rapporto con le direttive europee rispetto al rumore, tutte cose che non sono rispettate sul Gra".

Dopo la riunione di Palazzo Valentini i sindaci che aderiscono all'iniziativa hanno lanciato "un appello al governo perchè non si proceda".

Zingaretti ha concluso: "Per rendervi chiara la follia di questo provvedimento, la previsione di spesa dell'Anas e' di 150 milioni di euro. E' superiore a quello che nel 2010 possiamo spendere per le infrastrutture per la mobilità".

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