06 agosto, 2010

PROMEMORIA 6 agosto 1960 - Rivoluzione cubana: In risposta all'embargo degli Stati Uniti, Cuba nazionalizza tutte le proprietà straniere della nazione


Rivoluzione cubana: In risposta all'embargo degli Stati Uniti, Cuba nazionalizza tutte le proprietà straniere della nazione
Con la locuzione Rivoluzione cubana si intende il rovesciamento del dittatore cubano Fulgencio Batista da parte del Movimento del 26 di luglio, spesso abbreviato in "M 26-7" e l'ascesa al potere di Fidel Castro. Il termine è anche usato per indicare il processo, ancora in atto, che tenta di costruire una società tendenzialmente egualitaria secondo i principi marxisti, messo in atto dal nuovo governo cubano dal 1959.
La presente voce enciclopedica si riferisce esclusivamente alla rivoluzione nei tardi anni cinquanta.
Tutto ebbe inizio con l'assalto alla Caserma Moncada, avvenuto il 26 luglio del 1953, e fine il 1 gennaio del 1959, con la fuga di Batista da Cuba; Santa Clara e Santiago de Cuba furono prese dalla milizia popolare (Ejercito Rebelde) guidata da Ernesto Che Guevara e Fidel Castro.
Il 6 agosto del 1960 il nuovo governo scelse la politica della nazionalizzazione di tutte le proprietà straniere sull'isola. Gli Stati Uniti risposero imponendo un embargo commerciale su Cuba che dura ancora oggi.
Ci furono vari tentativi nordamericani di rovesciare illegalmente il nuovo governo, assumendo come "dittatura" la presidenza di Castro. Il più famoso fu il fallito tentativo di invasione con lo sbarco alla Baia dei Porci. Durante la guerra fredda gli USA vedevano Cuba come un pericolo costante e una potenziale base strategica, ma dopo la crisi dei missili di Cuba furono costretti a impegnarsi a non invadere l'isola. Nel maggio 1961 vengono chiusi tutti i collegi religiosi e le loro sedi confiscate, il 17 settembre vengono espulsi da Cuba 131 sacerdoti diocesani e religiosi stranieri.
Nel luglio del 1961 le "Organizzazioni Rivoluzionarie Integrate" (ORI) furono formate dall'unione del "Movimento del 26 di luglio" di Fidel Castro con il "Partito Socialista popolare" di Blas Roca e il "Direttivo Rivoluzionario 13 marzo" di Faure Chomón. Il 26 marzo l'ORI divenne il "Partito Unito della Rivoluzione Socialista cubana" (PURSC), che a sua volta si trasformò nel Partito comunista cubano il 3 ottobre 1965, con Castro come primo segretario.

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