11 luglio, 2010

Intitolata a Stefano Cucchi la ‘scuola del sociale' della Provincia di Roma


Intitolata a Stefano Cucchi la ‘scuola del sociale' della Provincia di Roma

Il Centro di formazione professionale dedicato al sociale della Provincia di Roma ricorderà Stefano Cucchi, il ragazzo morto all'ospedale Sandro Pertini il 22 settembre scorso, sei giorni dopo essere stato arrestato. A lui, infatti, è stato dedicato l'Istituto sulla via Cassia e a scoprirne la targa erano presenti l'assessore provinciale alle Politiche del lavoro Massimiliano Smeriglio, il consigliere provinciale Gianluca Peciola ed i genitori di Stefano.

"A settembre - ha detto l’assessore Smeriglio - oltre ai corsi che riguardano figure professionali come gli assistenti sociali, personale paramedico e quindi lezioni improntate ad una cultura dell'accoglienza e della presa in carico delle fragilità, fuori dal luogo comune del capro espiatorio, partiranno anche quelli per operatori penitenziari".

"Il ricordo di Stefano e di quello che gli è successo deve rimanere permanente - ha detto Peciola - ed il riconoscimento istituzionale serve a risaltarne la drammaticità".

Emozionati la mamma e il papà di Stefano, Rita e Giovanni. "Un bel gesto, di vicinanza e solidarietà. Ricordare Stefano è sempre troppo doloroso – hanno affermato - ma il fatto che qui si formeranno operatori del sociale, che potranno fare tesoro del suo dramma, ci fa coraggio".

La Scuola del Sociale è una struttura pubblica e gratuita, aperta a tutti coloro che vogliono progettare il proprio futuro professionale nel sociale, a chi già opera nel Terzo Settore, al personale della Pubblica Amministrazione impegnato nella realizzazione del welfare locale. Nasce, infatti, come luogo di incontro e confronto fra mondo del Terzo settore, delle università, delle forze sociali, delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali. Nel corso del suo primo anno di attività, ha organizzato più di 600 ore di lezione, oltre 60 seminari brevi (dalle 4 alle 30 ore) e incontri, eventi, presentazioni di libri, conferenze, manifestazioni culturali a cui hanno preso parte oltre 1400 persone.

Nessun commento: