29 aprile, 2010

Aumentano le chiamate al Numero Verde Antiusura della Provincia di Roma


Aumentano le chiamate al Numero Verde Antiusura della Provincia di Roma

Questa mattina, a Palazzo Valentini, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ha presentato la relazione delle attività del numero verde antiusura della Provincia di Roma, 800 93 93 96.

A presentare il report relativo all’anno 2009 sono intervenuti anche l'assessore provinciale alla Lotta all'usura Serena Visintin e il segretario del Codici Ivano Giacomelli.

"Chi e' vittima dell'usura – ha detto il presidente Zingaretti – non deve vergognarsi, deve invece sentire vicino il sostegno delle istituzioni. Il vero tema è quello di investire per dare vita ad un'economia più sana, che metta al riparo le persone socialmente più deboli dal rischio di cadere nella rete dell'usura".

"Puntiamo a diventare un interlocutore autorevole per i cittadini in tema di prevenzione dell'usura - ha concluso Visentin - trasmettendo il senso della fiducia nelle istituzioni per sviluppare una cultura della legalità".


Dalla relazione emerge che è aumentato quasi del 25% il numero dei contatti del numero verde Antiusura, con un particolare incremento delle chiamate motivate dal sovraindebitamento.

Rispetto all'anno precedente, nel 2009 il numero 800 93 93 96, gestito dall'associazione Codici, ha registrato una crescita del 15% degli appuntamenti fissati per problemi di sovraindebitamento e prevenzione dell'usura.

Cambia il profilo di coloro che ricorrono alla consulenza telefonica offerta tramite il numero verde. Aumentano rispetto al passato le telefonate dei più giovani: i dati registrano un +23,7% di utenti tra i 26 ed i 45 anni.

Il profilo dell'utente medio delinea due categorie di persone: donne giovani, single, con un elevato livello di istruzione, oppure lavoratori precari con difficoltà economiche, legate spesso all'affitto.


Se nel 2008 il numero maggiore di contatti era giunto dalla zona di Ostia, nel 2009 si registra un aumento consistente, +30%, di utenti nell'area dei Castelli romani.

“L’analisi storica del fenomeno ci porta a dire – ha commentato il Segretario nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli - che i clan storici malavitosi non sembrano più avere basi strategiche nella Capitale, ma hanno sviluppato la loro pre¬senza nelle aree dei Castelli dove, chiaramente, hanno anche il controllo del territorio. Per questo parliamo di “funzione strategica” dei Castelli Romani ed il gran numero delle confische dei beni che si sono succedute nel corso degli ultimi anni offrono un quadro generale della pre¬senza ormai radicata della mafia in questa zona. Grazie alle numerose operazioni delle forze dell’ordine e degli interventi dello Stato".


A tal proposito il presidente Zingaretti ha affermato: "Chiederemo al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza di mettere all'ordine del giorno una riunione nella quale si analizzino i processi come le
infiltrazioni della malavita organizzata nel nostro territorio e fare un punto insieme su come ciascuno può fare qualcosa per
contrastarla".

A fronte, quindi, di un fenomeno sempre più drammatico nel territorio, che danneggia l’ordine economico e sociale, la Provincia di Roma intende porsi come soggetto di riferimento per una efficace azione di prevenzione, consulenza e assistenza, facendosi promotrice della lotta per la legalità.

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