24 novembre, 2009

PROMEMORIA 24 novembre 1963 Assassinio di John F. Kennedy: il presunto assassino Lee Harvey Oswald viene ucciso


Assassinio di John F. Kennedy: il presunto assassino Lee Harvey Oswald viene ucciso a colpi di pistola da Jack Ruby, a Dallas, in diretta televisiva.
Lee Harvey Oswald (New Orleans, 18 ottobre 1939 – Dallas, 24 novembre 1963) è stato un operaio statunitense.
Oswald è noto per essere stato giudicato l'esecutore materiale dell'assassinio del Presidente degli Stati Uniti d'America John Fitzgerald Kennedy dalle tre inchieste ufficiali dell'FBI (1963), della Commissione Warren (1964)[1] e dello United States House Select Committee on Assassinations (1979).[2]

La vicenda Kennedy

Verso la fine di novembre, l'impiegato del Texas Book School Depository, Lee Oswald capì che il viaggio del Presidente Kennedy a Dallas poteva rappresentare un'occasione irripetibile. La mattina del 22 novembre 1963 si svegliò, andò in cantina a prendere il suo fucile e si fece accompagnare al lavoro da un vicino di casa.[senza fonte]
Tutti i movimenti di Oswald dalle 7,10 alle 13,55 sono stati seguiti e segnalati dai testimoni oculari alla polizia. Qui di seguito la tabella con data, orario, luogo, persona, fatto, testimone e documentazione da fonte governativa o fonte garantita.

Mentre il corteo del Presidente stava attraversando la città dall'aeroporto di Dallas, per recarsi al Trade Mart, un centro di uffici in periferia in cui Kennedy era atteso per un discorso e un banchetto, alle 12.30 in Dealey Plaza, si sentirono degli spari registrati dalla Centrale di Polizia di Dallas. Dalle fotografie si vede che un primo colpo fece voltare le persone a guardare indietro, un secondo colpo ferì Kennedy alle spalle e da un filmato in 8 mm. girato dal sarto Abraham Zapruder si vede Kennedy sofferente portarsi le mani alla gola e John Connally sofferente ferito. Dopo cinque secondi un terzo colpo mortale colpì Kennedy alla testa e un quarto colpo è dibattuto se sia stato sparato oppure no.
Kennedy è colpito a morte, mentre il governatore del Texas Connally non è in pericolo di vita, perché il suo sedile era più basso e perché si è buttato giù di fianco al riparo sulle ginocchia di Lady Bird. Dalle oltre 700 fotografie scattate in Dealey Plaza e fatte pervenire successivamente alla polizia, in alcune si vede che le persone in un primo momento si sono buttate a terra e in un secondo momento, corrono subito in massa verso la Grassy Knoll, una collinetta erbosa presente nella piazza, per vedere chi aveva sparato.
Dopo la sparatoria, Oswald abbandonò il luogo di lavoro senza chiedere un permesso, lasciando il fucile con le sue impronte al sesto piano.[senza fonte] Andò alla pensione dove dormiva durante la settimana, prese la sua pistola e iniziò a girovagare per la città senza meta, mentre la polizia setacciava le strade di Dallas alla ricerca dell'attentatore.

Notato camminare nei pressi di un cinema in un atteggiamento sospetto, Oswald vi entrò senza pagare il biglietto e la cassiera chiamò la polizia. Per questo motivo, arrivavano 26 poliziotti e Oswald dopo una breve colluttazione fu arrestato e portato alla centrale di polizia. Mentre veniva riconosciuto da alcuni testimoni come l'assassino del poliziotto J. D. Tippit (avvenuto in mattinata),[senza fonte] si venne a sapere del suo impiego al deposito sito nella piazza in cui era avvenuto l'omicidio del presidente. Il fucile trovato nell'edificio risultò essere il suo, in tasca gli trovarono la pistola carica, con la quale presunsero avesse ucciso l'agente di polizia Tippit.
Oswald negò tutto e disse a un giornalista[3][4] di essere un capro espiatorio[5] ma non ebbe il tempo di dimostrarlo in un regolare processo: domenica 24 novembre, mentre veniva trasferito dalla Centrale della polizia di Dallas alla prigione della contea, venne ucciso da Jack Ruby, un gestore di un night club apparentemente affetto da turbe psichiche ma collegato a potenti mafiosi e indagato per cospirazione dalla Commissione Warren d'inchiesta.[senza fonte]
Lee Harvey Oswald fu sepolto al Shannon Rose Hill Memorial Park di Fort Worth, Dallas.

Ipotesi alternative
Le conclusioni della commissione investigativa federale, istituita dal presidente Johnson, contenute nella Warren Commission Report sono state lungamente e fortemente contestate dall'allora Procuratore distrettuale di New Orleans, Jim Garrison, durante un processo che incriminava l'imprenditore Clay Shaw per l'omicidio del presidente Kennedy. Nei decenni che hanno seguito la tragedia sono state fatte molte ipotesi sull'omicidio di Kennedy: a causa della pressione di vari movimenti americani, il presidente Gerard Ford istituì la Commissione scelta della Camera dei Deputati sui casi di assassinio (United States House Select Committee on Assassinations o HSCA),[6] che reinterpretò i dati raccolti in chiave cospirativa, a causa di varie incongruenze del Rapporto Warren come la presunta impossibilità per Oswald di sparare tre colpi in otto secondi, con un fucile definito da quattro soldi, o di colpire con un solo proiettile sia Kennedy sia Connally, il rinvenimento del fucile Carcano senza alcuna impronta e il rilevamento dell'impronta di Oswald sul fucile dopo quattro giorni,[senza fonte] lo studio delle traiettorie dei colpi delle ferite di Kennedy e Connally comprese fra 15° e 25°, che non sono compatibili con gli angoli d'incidenza dei colpi dal 6° piano che è compreso fra 55° e 65°, l'impossibilità per Oswald di essere al 6° piano alle ore 12,30 essendo stato visto dal poliziotto Baker al 2° piano alle ore 12,32, il confronto dei bossoli trovati sull'auto di Tippit completamente diversi da quelli del revolver di Oswald.[senza fonte]
Un test di tiro condotto dall'agenzia Ansa[7] nella Regia fabbrica d'Armi di Terni dove fu prodotto il fucile Carcano, su autorizzazione concessa dal Comando Logistico dell'Esercito Italiano, ha stabilito la velocità massima di tiro del fucile 91/38 in 5 secondi per colpo. Durante il test, il tiratore (sotto la supervisione di Ufficiali dell'Esercito) ha impiegato 19 secondi per mettere a segno 3 colpi, tempo di gran lunga superiore a quello che avrebbe impiegato Oswald secondo la commissione Warren.[8] Altri studi sulla vicenda sostengono l'improbabilità che sia stato usato quel fucile per compiere l'attentato, proprio per via della sua supposta scarsa precisione: l'ottica di precisione era montata sul fucile in modo artigianale e non fu calibrata in poligono di tiro. Infine con quell'ottica montata ricaricare il fucile, tenendolo appoggiato alla guancia, mirare e sparare due colpi in due secondi non sarebbe possibile.
Entrambe le affermazioni sono tuttavia smentite dall'opinione di Diego Verdegiglio,[9][10] che nel suo libro tra le altre cose nota:
La pallottola 6,5 del Càrcano è più pesante dal 30 al 50 per cento rispetto ai proiettili dello stesso diametro e viaggia alla stessa velocità (circa 680 metri/s) del fucile d'assalto sovietico AK-47
Due istruttori al tiro del Corpo dei Marines che hanno provato l'arma di Oswald, il maggiore Eugene D.Anderson e il sergente maggiore James A. Zahm, hanno dichiarato alla Commissione Warren che con quel fucile, dotato di telescopio, i colpi sparati a Dallas non erano particolarmente difficili. Analoghe opinioni, dopo un test in poligono, hanno espresso i periti balistici, Robert A. Frazier dell'FBI e Ronald Simmons del Laboratorio di Ricerche per le Armi di Fanteria dell'Esercito americano
Tre maestri tiratori dell'Associazione Nazionale Tiro degli U.S.A. hanno sparato ciascuno due serie di tre colpi su bersagli fissi posti a 53, 73 e 81 metri. Tranne in due casi, tutti sono stati in grado di esplodere i tre colpi, raggiungendo almeno due volte le sagome in sette secondi al massimo.[senza fonte]
Di fatto, negli Stati Uniti, all'epoca, per un certo periodo fu pericoloso girare, perché c'era sempre qualcuno che voleva fare la sua prova e fu registrato dalla polizia un incremento di attentati col fucile.

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