20 giugno, 2009

PROMEMORIA 20 giugno 1978 - L'Italia aderisce alla Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche


L'Italia aderisce alla Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche.
La Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche, adottata a Berna nel 1886, ha per la prima volta stabilito il riconoscimento reciproco del diritto d'autore tra le nazioni aderenti.
Fu elaborata su pressione di Victor Hugo. Prima dell'adozione della convenzione, le nazioni spesso si rifiutavano di riconoscere sul materiale di nazioni straniere il diritto d'autore. Così per esempio un lavoro pubblicato a Londra da un cittadino britannico era tutelato nel Regno Unito ma liberamente riproducibile in Francia, così come un lavoro pubblicato a Parigi da un francese era protetto in Francia ma liberamente riproducibile nel Regno Unito.
La convenzione di Berna stabilisce che ogni contraente deve riconoscere come soggetto a diritto d'autore il lavoro creato da cittadini degli altri stati contraenti. La tutela è automatica, nessuna registrazione è richiesta e neppure è necessario apporre un avviso di copyright. Inoltre alle nazioni firmatarie è proibito richiedere alcuna formalità come una registrazione agli autori stranieri che possa ostacolare il "godimento e l'esercizio" del diritto d'autore. I contraenti rimangono liberi di imporre richieste di registrazione o note di copyright ai propri autori e ad autori di nazioni non aderenti alla convenzione di Berna, ma questa pratica è applicata molto di rado tranne che per gli Stati Uniti.
I firmatari restano liberi di imporre registrazioni o pubblici requisiti agli autori domestici o agli autori provenienti da nazioni non firmatarie, ma in pratica si tratta di casi di estrema rarità.
La convenzione stabilisce un termine minimo di tutela per tutta la vita dell'autore più 50 anni, ma le parti contraenti sono libere di estendere questo periodo, come ha fatto l'Unione europea con la direttiva sull'armonizzazione del diritto d'autore nel 1993. Gli Stati Uniti hanno più volte esteso il termine di copyright, l'ultima volta con il Sonny Bono Copyright Term Extension Act nel 1998.
Le nazioni soggiacenti alla prima versione del trattato possono scegliere di aderire, e per certi tipi di opere (come registrazioni musicali e film) si può aderire per termini minori, altrimenti l'attuale durata generale del copyright è pari alla vita dell'autore (o dell'ultimo autore sopravvissuto se ne esiste più di uno) più 70 anni o nel caso di lavori creati da enti diversi da singoli individui, 95 anni dalla prima pubblicazione.
Inizialmente gli Stati Uniti rifiutarono di entrare nella convenzione, poiché ciò avrebbe richiesto importanti cambiamenti nella propria legislazione sul copyright (in particolare per quanto riguarda i diritti morali, la rimozione della necessità di registrazione e della nota di copyright). Così fu adottata la Universal Copyright Convention nel 1952, per ovviare a queste obiezioni. Gli Stati Uniti aderirono alla convenzione di Berna nel 1989 e in base quanto in essa stabilito la nota di copyright non è più necessaria per ottenere la tutela del diritto d'autore.
La convenzione di Berna ebbe diverse revisioni: Berlino (1908), Roma (1928), Bruxelles (1948), Stoccolma (1967) e Parigi (1971). Dal 1967 la convenzione è amministrata dall'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO).
Nel 1994 l'organizzazione mondiale del commercio (WTO) elaborò l'accordo Agreement on trade-related aspects of intellectual property rights, in base al quale le nazioni aderenti (quasi tutte le nazioni mondiali sono membri del WTO) devono accettare pressoché tutte le condizioni della convenzione di Berna.

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