06 febbraio, 2009

Marrazzo: avanti su strada trasparenza


Marrazzo: avanti su strada trasparenza

"Quello che sto facendo va nel segno giusto. Rinnovo la massima fiducia nell'operato della magistratura e dei Nas ma ribadisco che la strada che abbiamo intrapreso è quella della trasparenza". Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha aperto la conferenza stampa svolta subito dopo l'incontro a porte chiuse avuto con i direttori generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere. Una riunione voluta dallo stesso Marrazzo a seguito delle vicende che hanno interessato il settore della sanità del Lazio.

"Abbiamo aperto le finestre, le porte, i cassetti, e continueremo a fare così - ha proseguito il presidente Marrazzo – Nessuno mi potrà tirare la giacchetta e da quando sono diventato commissario sono aumentati i provvedimenti per chiedere agli operatori sanitari regolarità e diminuzione della spesa. Nessuno potrà mai premere o fare pressioni perché termini la difficile attività di controllo”. Per Marrazzo "in questi anni con la squadra dei direttori generali delle Asl abbiamo approvato i bilanci, tirato fuori tutte le fatture doppie e nascoste, abbiamo fatto emergere il debito, smascherato le truffe, abbiamo messo fuori dalla porta alcuni soggetti che sono stati inquisiti e condannati''.

Sono 193 gli esposti presentati alla magistratura: 50 relativi al 2005, 73 relativi al 2006 e 70 relativi all’anno 2007. Gli esposti riguardano irregolarità e anomalie gravi nelle erogazioni di prestazioni improprie e relativa contabilizzazione. Con i provvedimenti adottati da Marrazzo da quando è stato nominato commissario ad acta per la sanità del Lazio, sono stati tagliati 1140 posti letto per acuti al settore privato e avviata la riconversione di 21 cliniche. E’ atteso per i prossimi giorni il decreto per la riorganizzazione del settore delle rete di riabilitazione, e che prevede riduzione di budget rispetto al 2008.

"Il 28 febbraio sarà valutato il lavoro dei direttori generali delle Asl, valutando attentamente il sistema di controllo che hanno adottato per le loro strutture sanitarie. Se non saranno stati rispettati i criteri, ci sarà la decadenza del direttore generale. Ai direttori generali ho detto inoltre - ha proseguito Marrazzo - che i loro portali web dovranno essere equiparati a quello della Regione Lazio che è il primo in termini di trasparenza, come sottolineato anche dal ministero. Ogni atto dovrà essere visibile a tutti".

Saranno il vicecapo di gabinetto della presidenza della Regione, Salvatore Bellomia, il direttore regionale degli affari istituzionali, Vincenzo Boncoraglio e l’ex direttore generale dell'Asl di Latina, Ernesto Petti, i componenti della commissione d'inchiesta interna voluta dal presidente della Regione Piero Marrazzo dopo la vicenda di ieri partita dalla procura di Velletri. “Ho scelto tra le migliori professionalità - ha spiegato Marrazzo - perché a me preoccupa sapere se in questa vicenda ci sono stati veramente dei funzionari infedeli”. Il presidente ha poi precisato che “i giudici sono arrivati dopo perché io avevo fatto una rotazione di dirigenti tale che, se anche fosse stato costruito un sistema illecito, si sarebbe infranto. La Regione Lazio è un cantiere aperto per la legalità e finché ci sarò io sarà questo il modo di lavorare”.

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