11 novembre, 2008

Pittura fiamminga e olandese del '600 al Museo del Corso


Pittura fiamminga e olandese del '600 al Museo del Corso
Inaugurata dalla Fondazione Roma, al Museo del Corso, la mostra "Da Rembrandt a Vermeer. Valori civili della pittura fiamminga e olandese del '600", visitabile dall'11 novembre fino al 15 febbraio 2009. Per la prima volta in Italia è possibile ammirare un'ampia selezione di opere appartenenti alla più importante collezione al mondo di dipinti fiamminghi e olandesi del XVII secolo, quella della Gemåldegalerie di Berlino.

Attraverso i 55 capolavori esposti, i visitatori hanno l'opportunità di conoscere l'arte e la cultura delle Fiandre e dell'Olanda durante il loro "Secolo d'Oro". Il percorso evidenzia lo sviluppo dell'arte pittorica olandese in un periodo caratterizzato da forti cambiamenti culturali, politici, economici e religiosi.

È in questo contesto che si sviluppa la pittura d'interni e nascono i ritratti di gruppo: i personaggi vengono rappresentati nello svolgimento di attività quotidiane, in un ambiente che, per la prima volta, è quello chiuso del focolare domestico. Viene così presentata agli occhi di chi guarda una raffigurazione minuziosa della società olandese del XVII secolo. In grande voga, a quell'epoca, anche i ritratti individuali (con i quali la nuova borghesia si rappresenta e dichiara il proprio primato), i quadri di tema storico e le nature morte.

Tra le opere in mostra al Museo del Corso: "Il cambiavalute" e il ritratto di Hendrickje Stoffels di Rembrandt; "L'uomo con l'elmo d'oro", considerato a lungo la quintessenza del ritratto rembrandtiano-, una sorta di Gioconda del nord, poi attribuito a un anonimo pittore della sua cerchia; "La sacra famiglia" di Aert de Gelder, mirabile esempio della 'via olandese' all'arte sacra; "La ragazza col filo di perle" di Jan Vermeer, capolavoro assoluto di un artista che ha prodotto solo 36 opere, uniche per luminosità e limpidezza; l'inquietante "Paesaggio con l'impiccato" di Rubens; "Tommaso di Carignano Principe di Savoia" e "Ritratto di gentildonna genovese" di Anton van Dyck, discepolo preferito di Rubens, prediletto come ritrattista dalle famiglie eminenti di tutta Europa.

L'esposizione è a cura di Bernd Lindemann, direttore della Gemåldegalerie, ed è realizzata con la collaborazione di MondoMostre. In via del Corso 320, tutti i giorni dalle 10 alle 20 (ingresso consentito fino alle19,15), lunedì chiuso. Biglietto 9 euro intero, ridotto e ridotto gruppi 7 euro. Per informazioni, 06-6786209. Per saperne di più, www.museodelcorso.it.

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