03 agosto, 2008

PROMEMORIA 2 agosto 1962 Traforo del Monte Binaco


Alle 2 del mattino cede l'ultimo strato di roccia del traforo del Monte Bianco tra Italia e Francia: verrà inaugurato 3 anni dopo.
Il traforo del Monte Bianco è un tunnel autostradale che collega Courmayeur, in Valle d'Aosta (Italia), a Chamonix, nel dipartimento francese dell'Alta Savoia, congiungendo la regione Rodano-Alpi alla Val d'Aosta. Queste due comunità hanno in comune importanti legami socio-linguistici e il fatto di fondare il loro sviluppo economico su di un turismo legato ad un territorio montano unico al mondo.

È stato costruito congiuntamente tra Italia e Francia; i lavori di costruzione ebbero inizio nel 1957 e terminarono nel 1965, l'anno dell'apertura. Il traforo è costituito da una galleria unica a doppio senso di circolazione e rappresenta una delle maggiori vie di trasporto transalpino.

Inizio dei lavori

Nel maggio del 1946, senza autorizzazioni, con scarsissime maestranze e con mezzi del tutto inadeguati, si diede inizio a quella che sarebbe poi divenuta un'opera senza precedenti: un tunnel autostradale di circa 12 Km, con carreggiata a due corsie larga 8 m e 2.500 m. di rocce e di ghiacciai sovrastanti. Tra innumerevoli ostacoli e aspri conflitti, fortemente deciso a sostenere il suo progetto, il conte Dino Lora Totino persevera nel suo intento e i lavori continuano anche negli anni successivi, fino a quando nel 1949, viene firmato un accordo in cui le due nazioni interessate si impegnarono a portare avanti la realizzazione della galleria autostradale.

I lavori non furono certo privi di difficoltà e costituirono un ingente sforzo finanziario e tecnico. Un grosso carro (Jumbo) a quattro ponti fu utilizzato per lo scavo della galleria. Si muoveva su appositi binari e veniva fatto indietreggiare ogni qualvolta brillavano le mine. Furono impiegati ingenti quantitativi di esplosivo e le cariche venivano sistemate nei fori ricavati da 18 martelli perforatori azionati ad aria compressa: la punta dei loro fioretti era in widia, una lega durissima formata principalmente da carburo di tungsteno e cobalto. La velocità massima di avanzamento fu di 9 m al giorno. In seguito ad un crollo parziale della volta, il carro (Jumbo) andò parzialmente distrutto e durante tutto il periodo di costruzione della galleria morirono 17 operai.

Le varie fasi dei lavori

La grandiosa opera fu motivo di orgoglio per entrambe le nazioni e mise fine all'isolamento delle valli sui versanti opposti del massiccio del Monte Bianco ed è ancor oggi una delle maggiori vie di trasporto transalpino. Ecco le varie fasi dei lavori che portarono alla sua realizzazione, elencate anno per anno fino alla catastrofe del 1999:

* 1946: nel mese di maggio l'ingegnere Dino Lora Totino, con il progetto riveduto ed aggiornato dall'ingegner Vittorio Zignoli, dà inizio ai lavori per il traforo della galleria.
* 1949: viene firmato un accordo tra le autorità italo-francesi con l'intento di proseguire l'opera.
* 1953, 14 marzo: viene firmata a Parigi una convenzione internazionale per la realizzazione e la gestione del tunnel sotto il Monte Bianco. Questo atto sarà ratificato dai rispettivi parlamenti: in Francia nel 1954, mentre in Italia nel 1957.
* 1957, 1° settembre: viene costituita la Società italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco. In Francia si costituirà la S.T.M.B (Société du tunnel du Mont Blanc), che diverrà poi nel 1996 A.T.M.B (Autoroute et tunnel du Mont Blanc).
* 1959, 8 gennaio: gli italiani danno il via ai lavori, affidati alla Società italiana per Condotte d'Acqua di Roma.
* 1959, 30 maggio: i lavori iniziano anche sul versante francese.
* 1962, 4 agosto: gli operai delle due imprese che effettuano i lavori si incontrano abbattendo l'ultimo diaframma. Il traforo è perfettamente riuscito: sull'asse stradale lo scarto sara inferiore ai 13 cm.
* 1965, 16 luglio: Il presidente della Repubblica italiana Giuseppe Saragat e il presidente della Repubblica francese Charles De Gaulle, inaugurano il tunnel.
* 1965, 19 luglio: il tunnel viene aperto alla circolazione.
* 1973: sul versante francese viene aperta la prima sezione dell'autostrada Autoroute Blanche.
* 1978: è installata una rete di telecamere di sorveglianza, una ogni trecento metri; la capacita di alimentazione dell'aria nel Tunnel è portata a 900 m3 al secondo.
* 1980: il sistema di aerazione viene migliorato ulteriormente.
* 1990: nel quadro di un piano pluriennale di ammodernamento, sono messi in opera: una terza generazione di video sorveglianza con trasmissione dei dati tramite fibre ottiche; una rete di 18 rifugi pressurizzati, uno ogni 600 m e delle nicchie di sicurezza ogni 100 m; la sostituzione di alcuni elementi di sicurezza: estintori, gruppi elettrogeni, posti d'allarme.
* 1997: installazione di un nuovo sistema antincendio e avvio di un piano di studi per la realizzazione del rilevamento automatico degli incidenti, la gestione tecnica centralizzata dell'equipaggiamento di sicurezza e una nuova segnaletica con pannelli a messaggio variabile.

Inaugurazione


Il 16 Luglio 1965 il presidente della Repubblica italiana, Giuseppe Saragat, ed il presidente della Repubblica francese, Charles De Gaulle, con una cerimonia di inaugurazione, celebrano la fine dei lavori e l'apertura del tunnel alla circolazione, anche se in realtà avverrà tre giorni dopo (il 19 luglio). Per celebrare l'evento, le poste italiane e francesi emettono due francobolli commemorativi.

La sua gestione, su base paritetica, è divisa tra due società concessionarie: l'italiana Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco S.p.A. (S.I.T.M.B), creata il 1 settembre 1957 e la francese Autoroute et tunnels du Mont-Blanc (A.T.M.B), creata il 30 aprile 1958.

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