06 luglio, 2008

A Palazzo Valentini omaggio al Tibet


Si svolgerà presso la Sala Don Luigi Di Liegro di Palazzo Valentini (sede della Provincia, via IV Novembre 119/A), lunedì 7 luglio 2008, l’iniziativa dedicata al Tibet e promossa dalla Provincia di Roma.
Si tratta di un convegno - dal titolo: “Omaggio al Tibet: voci, colori e musica per non dimenticare le vittime della repressione cinese” – i cui lavori saranno aperti alle ore 17 da Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma.
Interverranno quindi: Marialaura Di Mattia, Università la Sapienza di Roma e Gheshe Thueten Dargye, Lama residente dell’Istituto Samantabhadra. Seguirà un dibattito con Paolo Masini (Consigliere Comunale), Matteo Mecacci (Intergruppo per il Tibet al Parlamento italiano), Bruno Mellano (Associazione di Comuni, Province e Regioni per il Tibet), Ugo Papi (Giornalista), Dechen Dolkar (Associazione Donne Tibetane in Italia).

La tavola rotonda sarà presieduta e coordinata da Massimiliano Iervolino, delegato per i diritti umani della Provincia di Roma.

Alle ore 18,45 si terrà l’Esecuzione di “Capriccio E” per contrabbasso e “Lhasa, 03-08” per tre fagotti, di Pasquale Sabatelli.
Il bisogno di stare idealmente vicino al popolo tibetano, ha suggerito al compositor la scrittura di “Lhasa”, trio per tre fagotti. Il brano termina con tre soffi: anche il suono cessa di esistere laddove viene a mancare la libertà. Con: Ezio Bosso (contrabbasso), Eliseo Smordoni, Pasquale Sabatelli, Fabio Morbidelli (fagotti).

Dalle 19 alle 19,30 sarà eseguita la Personale di Maria Rita Varriale.
L’idea di presentare delle opere grafico pittoriche ispirate al Tibet nasce dallo sviluppo di appunti presi durante un intenso soggiorno nel paese. I lavori dell’autrice, un architetto romano, volutamente privi di titolo a voler simboleggiare un Tibet privato della sua identità culturale, verranno assegnati agli offerenti più generosi al termine della manifestazione. L’intero ricavato sarà devoluto agli orfani del Tibetan Children’s Village di Dharamsala gestito da Jetsun Pema, sorella del Dalai Lama.

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