12 giugno, 2008

Valentini, il Lazio ha gli strumenti per il rilancio dell'agricoltura


“In soli tre anni abbiamo approvato cinque leggi regionali, istituito cinque distretti rurali e presentato all’Unione Europea il nostro Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013; una programmazione economica in grado di mettere in moto un miliardo e mezzo di investimenti e di porre le condizioni per rilanciare l’agricoltura della nostra regione”. Lo ha dichiarato Daniela Valentini, assessore all’Agricoltura del Lazio intervenendo all’assemblea degli agricoltori promossa ieri dalla Cia del Lazio.

“In soli tre anni – ha aggiunto l’assessore - abbiamo dato alla Regione Lazio quello che le mancava da anni e di cui aveva più bisogno: una nuova strategia per il settore e un nuovo modello di sviluppo in grado di valorizzare le nostre ricchezze e renderle traino di una nuova economia. Politiche di filiera, tutela della qualità e commercializzazione orientata ai grandi mercati, a cominciare da quello di Roma, il grande valore aggiunto del sistema Lazio, vetrina ideale e mercato internazionale unico. Una politica che – ha proseguito la Valentini – scommette sui giovani e le donne, (a loro il Psr ha destinato 200 milioni di euro); che punta sulla qualità e l’eccellenza dei prodotti con progetti integrati territoriali e che dice basta ai finanziamenti distribuiti a pioggia e alle aziende che non rispettano i contratti nazionali e di sicurezza sul lavoro, che favorisce lo sviluppo delle agroenergie e la multifunzionalità dell’agricoltura, che dice no agli OGM ed è portatrice di un nuovo modello di vita orientato alla qualità, alla salute e all’inclusione sociale.

E’ un volto nuovo quello dell’agricoltura laziale – ha concluso la Valentini – un volto che abbiamo costruito grazie a un percorso di consultazione, partecipazione e concertazione insieme a tutte le forze del territorio. Con la pubblicazione dei bandi del Psr (20 per 32 misure diverse) gli enti locali e le forze produttive dei territori hanno a disposizione le condizioni e gli strumenti necessari per organizzarsi e superare la crisi del settore agricolo, renderlo competitivo e determinante per trainare l’economia del Lazio”.

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