16 aprile, 2008

Tre giorni filosofici, ripensando al '68: torna il Festival della Filosofia all'Auditorium


Dal 17 al 20 aprile torna, per la sua terza edizione, il Festival della filosofia. A quarant'anni dal '68, L'Auditorium diventerà teatro di dialogo per una riflessione su quell'anno, in cui profondi momenti del pensare sociale e politico, maturati nel decennio, si sono fusi -talvolta organicamente e più spesso incontrollatamente- con gli avvenimenti della storia, con l'agire delle masse e soprattutto dei giovani, determinando sensibili cambiamenti politici, sociali e di costume in Italia e nel resto del mondo: una valutazione su quanto accadde nel 1968 e a partire dal 1968, sulle conseguenze e sulle eredità, evitando qualsiasi caduta celebrativa o nostalgica (un'attenzione che si riscontra anche nella mostra parigina dedicata allo stesso tema).

La manifestazione, promossa dal Comune di Roma, prodotta dalla Fondazione Musica per Roma, è curata dall'Associazione culturale Multiversum presieduta da Giacomo Marramao e dalla rivista MicroMega, diretta da Paolo Flores d'Arcais,

A partecipare a questo momento analisi socio-storica sono stati invitati sia diretti protagonisti di quel periodo sia esponenti del mondo della cultura, dell'arte, del cinema e della vita pubblica che da quel periodo possono sembrare lontani o addirittura estranei, con particolare attenzione ai giovani.

Tra gli altri, Simona Argentieri, Achille Bonito Oliva, Jennifer Baumgardner, Marcelo Barros, Paul Berman, Bernardo Bertolucci, Pietro Calissano, Gino Castaldo, Stefano Catucci, Aldo Cazzullo, Ascanio Celestini, Marcello Cini, Furio Colombo, Daniel Cohn-Bendit, Franco Cordero, Ida Dominijanni, Massimiliano Fuksas, Giulio Giorello, Giovanni Jervis, Erica Jong, Fabio Mauri, Adam Michnik, Mogol, Oskar Negt, Toni Negri, Carlo Petrini, Paolo Pietrangeli, Alessandro Portelli, Paolo Ramundo, Lidia Ravera, Marco Revelli, Gianni Riotta, Fernando Savater, Eugenio Scalfari, Peter Schneider, Ettore Scola, Luis Sepulveda, Sergio Staino, Marino Sinibaldi, Oliviero Toscani, Mario Tronti, Franco Volpi, Slavoj Zizek.

Alcuni eventi sono dedicati ai temi più strettamente connessi a quegli anni come la rivolta studentesca, la scelta della violenza, il confronto tra le diverse etiche della rivolta nel 1968 e nel 1989, la liberazione sessuale e il femminismo, la fede e i movimenti religiosi di base.

Il Sessantotto sarà esplorato anche nei suoi momenti significativi legati alla psichiatria, al cinema d'autore, alla musica, all'arte, al teatro e alla letteratura. Una serie d'incontri, intitolati Contrappunti, delineerà un percorso teso a individuare alcuni pensatori e movimenti significativi che hanno svolto un ruolo di primo piano nel dibattito teorico a cavallo del Sessantotto. Altri eventi saranno proposti per investigare l'ipotesi se alcuni fenomeni che hanno caratterizzato gli anni successivi hanno un legame con il '68, come l'ambientalismo, la difesa dei diritti sociali, lo sviluppo delle riviste di satira e fumetti, la nascita delle radio libere, internet, il blog e lo slow food. Per dare compiuto svolgimento a tutti questi temi nel programma sono previste tredici tavole rotonde, sei lectio magistralis, tre incontri straordinari, tre dibattiti sui padri nobili del '68 e tre caffè filosofici.

Nessun commento: