27 febbraio, 2008

A Villa Torlonia una mostra dedicata a Carlo Levi e all'arte romana degli anni '30 e '40


Levi Dopo le personali dedicate ad Antonietta Raphaël Mafai e a Scipione, il Casino dei Principi di Villa Torlonia prosegue il racconto dell'arte romana tra gli anni '20 e gli anni '50 con la mostra "Carlo Levi e Roma. "Il respiro della città", aperta al pubblico dal 27 febbraio al 15 giugno.

In un percorso che raccoglie 46 dipinti di Carlo Levi (dal 1926 al 1954) e 28 dipinti di diversi artisti della Scuola Romana (tra cui Pirandello, Mafai, Scipione, Trombadori, Afro, Ferrazzi, Scialoja, Melli e Capogrossi), la mostra racconta l'opera dell'artista e intellettuale torinese da un punto di vista inedito. Partendo dai lavori precedenti al 1930, un periodo nel quale Levi si trova inserito nel gruppo dei "Sei di Torino", mette a confronto la sua pittura degli anni Trenta e Quaranta con quella degli artisti che incontra a Roma proprio in quegli anni.

Nel 1931 Levi espone alla Galleria di Roma di Pier Maria Bardi e alla I Quadriennale romana.
Nella capitale la sua pittura cambia e innesta nuove suggestioni nella cultura pittorica internazionale assorbita a Parigi. La sua arte registra un rafforzamento del timbro cromatico ed un irrobustimento della pennellata, soprattutto nelle vedute che diventano sempre più visionarie.

La pittura di Levi e quella della Scuola Romana (pur nelle differenze dei diversi artisti che ne fanno parte) possono essere accostate per la coincidenza delle tematiche ma, soprattutto, per la ricerca di un realismo non puramente illustrativo, un realismo basato piuttosto sull'immediatezza del sentimento e sulla semplicità della percezione. Due mondi che avevano in comune anche la volontà di collocarsi nel presente vivo e attuale rifiutando scuole e accademie.

Anche nei ritratti - a cui si è dedicato con costanza nel corso di tutta la vita - emerge il suo rapporto completamente soggettivo con il mondo. Ritratti e autoritratti altro non sono che differenti prese di coscienza dell'io rispetto all'altro da sé. In mostra è possibile ammirare, oltre agli straordinari autoritratti, il Ritratto di Moravia (1932), il Ritratto di Leone Ginzburg (1933), il Ritratto di De Pisis (1933), il Ritratto di Anna Magnani (1954).

Nel corso della mostra sarà presentato un documentario realizzato dall'Ufficio Produzioni Multimediali del Museo di Roma in Trastevere a cura di Marco Fabiano. Il video si avvale del contributo di Daniela Fonti che illustra il legame di Carlo Levi con Roma e con l'ambiente culturale e artistico della città.

L'esposizione è promossa da Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali, Regione Lazio, Provincia di Roma, Fondazione Carlo Levi e Archivio della Scuola Romana. La cura è di Daniela Fonti, l'organizzazione di Zètema Progetto Cultura, il catalogo di Palombi Editore.

Per informazioni:
tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 22.30)
www.museivillatorlonia.it
www.zetema.it

Nessun commento: