30 dicembre, 2007

Agricoltura, Programma di sviluppo rurale punterà su qualità e imprenditoria femminile


“Il programma di sviluppo rurale della Regione Lazio per il periodo 2007-2013 è stato nel nome dell'innovazione e prevede accordi di qualità e di filiera con le aziende e sarà rivolto in particolar modo alle donne e ai giovani". Queste le linee guida del Programma di sviluppo rurale (Psr) illustrate oggi dall'assessore regionale all'Agricoltura, Daniela Valentini, approvato lo scorso 19 dicembre all'unanimità dall'Unione europea e che prevede investimenti per circa 1 miliardo e mezzo di euro in sette anni. Lo stanziamento è composto da 655 milioni provenienti da risorse pubbliche, 333 milioni da investimenti privati, per un indotto stimato intorno ai 500 milioni di euro.

''Il Lazio è una delle Regioni - ha detto l'assessore Daniela Valentini - che più di tutte ha investito sulla competitività dell'economia agricola, con un incremento del 9,37% rispetto al vecchio Psr". I principali punti del Psr sono suddivisi in quattro assi d’intervento

Investimenti e competitività

Il Psr scommette sui giovani e le donne con finanziamenti in favore dell’insediamento di nuovi agricoltori. Sarà messo in moto un investimento pari al 50% dell'intero Programma (oltre 308 milioni di euro, 65 in più del Psr 2000-2006).

Ambiente e spazio rurale

Un settore che mette in moto un investimento pari al 34% dell'intero Psr (oltre 209 milioni di euro).

Multifunzionalità

L’agricoltura non è soltanto produzione ma anche offerta di servizi per garantire una migliore qualità della vita e un nuovo modo di vivere la campagna. In quest’ottica sarà messo in moto un investimento pari al 12% dell'intero Psr (circa 74 milioni di euro, 5,53% in pià del Psr 2000-2006);

Programma leader

Si prevedono interventi per un investimento pari al 6% dell'intero Psr (oltre 39 milioni di euro, 13 milioni di euro in più rispetto al Psr 2000-2006). Una parte del Psr è dedicata infine all'assistenza tecnica alle aziende con una spesa pubblica che supera i 24 milioni e mezzo di euro, vale a dire oltre il 90% in più rispetto alla precedente programmazione).

Il Psr mette a disposizione, inoltre, circa 3 milioni e mezzo di euro per il prepensionamento e per favorire il ricambio generazionale. Gli investimenti saranno finalizzati anche per la qualità dei prodotti, dopo il no da parte della Regione Lazio agli Ogm, si favorirà il biologico e le coltivazioni alternative.

Altri capitoli del Programma riguardano la sicurezza sul lavoro e diritti dei lavoratori, con la cessazione dei finanziamenti alle aziende che non rispettano i contratti nazionali di lavoro.

Il contenuto integrale del Psr è disponibile consultando la pagina web www.assagri.it.

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