25 novembre, 2007

Opera, il ritorno di Mosè


Torna al Teatro dell'Opera "Mosè in Egitto" di Rossini, dopo vent'anni di assenza. Da martedì 27 novembre a domenica 2 dicembre la partitura rossiniana va in scena con l'orchestra e il coro del Teatro diretti dal giovane Antonino Fogliari, con la regia del musicologo Marco Spada.

La fuga dall'Egitto del popolo ebraico, l'attraversamento del Mar Rosso, l'amore impossibile tra una giovane ebrea e il figlio del Faraone. E' la trama, intrisa di tipici elementi narrativi del primo Romanticismo, dell'opera, dall'esordio non fortunato (nel 1818), quando "Mosè" naufragò per gli inconvenienti tecnici che resero comico il pathos del finale.

Rossini, giovane ma con alle spalle già l' "Italiana in Algeri" e il "Barbiere", aggiunse quindi il terzo atto con la celebre preghiera corale "Dal tuo stellato soglio" e fu finalmente successo. Poi l'opera ha avuto alterne vicende e alla fine ha conosciuto discreta presenza nei cartelloni, ma nella rielaborazione francese del 1827 (incompiuta e terminata a fine Novecento) e comunque restando decisamente indietro rispetto ad altri titoli rossiniani. "Mosè" è probabilmente testo meno omogeneo e coerente di altri, ma incorpora intuizioni felicissime e magistrali incursioni nella temperie romantica. Quel Romanticismo che Rossini non condivise ma seppe praticare da maestro, dalla "Donna del lago" al "Guglielmo Tell", con finezze di armonia, scrittura orchestrale e vocale ignote ai contemporanei.

Scene e costumi di Alessandro Ciammarughi, luci di Nevio Cavina. Gli interpreti: Michele Pertusi / Randal Turner (Faraone), Giorgio Surian / Alessandro Guerzoni (Mosè), Lawrence Brownlee / Filippo Adami (Osiride), Anna Rita Taliento (Elcia), Paula Almerares (Amaltea), Francesco Piccoli (Aronne), Irene Bottaro (Amenofi), Federico Lepre (Mambre).

Biglietti da 17 a 130 euro. Ogni informazione allo 06-4817517 e su www.operaroma.it

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