22 novembre, 2007

Bancarelle accanto ai monumenti, nuovi vincoli e trasferimenti in vista


Stop alla diffusione indiscriminata di bancarelle e banchi di ambulanti (soprattutto venditori di souvenir e di gelati e bibite) in centro storico, accanto a monumenti e resti archeologici. La Giunta capitolina ha approvato una memoria con cui si impegna l'Assessorato al Commercio a predisporre una delibera in materia, strategica per ridimensionare il fenomeno.

La delibera dovrà individuare nuove aree (oltre quelle già previste nel 1988) prive di interesse storico-archeologico-artistico-ambientale, dove trasferire le bancarelle di troppo sui "siti di pregio". Le nuove zone in grado di ospitare gli ambulanti potranno trovarsi – preferibilmente – in centro, ma anche altrove.

Lo spostamento di "urtisti", gelatai e venditori di panini e bibite si allinea ai programmi della Soprintendenza Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, che intende porre vincoli al proliferare delle bancarelle sulle aree storiche della capitale, cominciando dai Fori e dal Tridente Corso-Ripetta-via del Babuino

"E' un altro tassello", ha commentato il sindaco Veltroni, "che si aggiunge ad una serie di interventi che hanno come obiettivo l'affermazione della legalità e del decoro urbano". Tra questi, la 'razionalizzazione' di Porta Portese, dove si è passati da 2.000 a 1.100 banchi per "riportare il mercato domenicale alla sua vocazione di mercato della tradizione, nelle sue dimensioni originarie". Nella stessa direzione, ha concluso Veltroni, la delibera sui nuovi "banchi tipo" per il commercio a rotazione su aree pubbliche; strutture che – tra l'altro –, distinguendosi visivamente, permetteranno di individuare subito i banchi non autorizzati.

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