20 novembre, 2007

Al Museo del Corso, "Capolavori dalla Città Proibita. Qianlong e la sua Corte"


In esposizione al Museo del Corso, dal 20 novembre al 20 marzo, oltre 300 capolavori mai visti in Italia provenienti da uno dei più maestosi e imponenti complessi museali al mondo, la Città Proibita, per raccontare la vita di corte e il fasto che la Cina conobbe sotto il regno dell'imperatore Qianlong (1711-1799) considerato l'apogeo politico e culturale dell'ultima dinastia regnante sul Paese di Mezzo.

La stirpe dell'imperatore Qianlong, dall'originaria Manciuria, aveva conquistato la Cina nel 1644. Occupando Pechino e assumendo il nome dinastico di Qing "purezza", si era insediata nella celebre Città Proibita edificata dai Ming nel XV secolo. Con le campagne militari e i viaggi nelle regioni più lontane del grande sovrano, la Cina di Qianlong si estese a tal punto da diventare il secondo più vasto impero territoriale della storia con confini più ampi anche dell'attuale Repubblica Popolare, nonché il più popoloso. Assertore della sovranità come funzione e istituzione religiosa e universale, durante il suo regno Qianlong modificò, ampliò e abbellì anche la Città Proibita, la più ampia reggia della Terra con i suoi 9.000 tra saloni e stanze.

Promossa dalla Fondazione Roma – Museo del Corso – e organizzata da MondoMostre, la rassegna è curata da Gian Carlo Calza.
Le opere esposte, che rappresentano riti, cerimonie, ritratti, ma anche scene di vita privata, rimandano l'eco di una realtà storica e filosofico-religiosa straordinaria. In mostra i visitatori potranno ammirare dipinti anche di dimensioni imponenti, come il Ritratto equestre dell'Imperatore Qianlong in armatura cerimoniale (377x119 cm), o lunghi fino a quasi 20 metri come i Tributari dell'Impero Qing e la Parata delle otto divisioni mancesi.

Assieme ai dipinti saranno in mostra, armi, armature e utensili appartenuti all'imperatore e rappresentati nei dipinti stessi, oltre a ceramiche, abiti di corte, interi servizi in cloisonné, sigilli imperiali, una collezione di orologi da tavolo, giade e monili, oggetti e paramenti di culto: pezzi che in molti casi non hanno mai oltrepassato il confine cinese.
Molti gli oggetti legati alla personalità di Qianlong: il tavolo con arredi per la celebrazione del suo ottantesimo compleanno, l'imponente trono dorato e la sua armatura. Verrà ricostruito anche il suo studio privato, la celebre "Sala per la coltivazione dello spirito". I visitatori potranno ammirare anche alcune opere realizzate dallo stesso imperatore, che non fu soltanto un brillante condottiero, ma un artista illuminato, pittore, poeta, musicista e calligrafo.

Tra i dipinti esposti, per la prima volta in Italia, capolavori del pittore Giuseppe Castiglione (1688-1766), artista italiano e gesuita ammesso alla corte dell'imperatore. Castiglione, ammirato in Cina come uno dei più importanti artisti di corte di tutti i tempi, svolse un ruolo fondamentale nell'insegnamento delle tecniche pittoriche occidentali, dell'uso del colore, della prospettiva e dell'anatomia umana.

Il Museo del Corso si trova in via del Corso 320

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20 – (ingresso consentito fino ad un'ora prima della chiusura).Lunedì chiuso

Ingresso: interi € 9,00, ridotto e ridotto gruppi € 7,00 ridotto scuole € 4,00

Informazioni e prevendita: tel. 06 661345, www.biglietto.it

Informazioni e prenotazioni gruppi e scuole: Associazione Cultura Italia; tel. 06 68192230
fax 06 68892795; e-mail prenotazionegruppi@associazioneculturaitalia.it

Internet: www.museodelcorso.it ; www.mondomostre.it

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