28 luglio, 2007

Teatro di Marcello, la Roma di Augusto dal "cortile di Apollo"


Concluso e inaugurato il restauro del cortile e dell'area archeologica dei templi di Apollo Sosiano e di Bellona al Teatro di Marcello, due tra i templi antichi più interessanti di Roma. Il lavoro è stato condotto dalla Sovrintendenza comunale ai Beni Culturali che, con l'Assessorato e il Dipartimento Cultura, ha sede a piazza Campitelli, proprio accanto ai templi.

Il progetto, spiega la Sovrintendenza del Comune, si è posto l'obiettivo di "stabilire una continuità fisica e culturale" tra i due livelli in cui si divide oggi l'area: quello sottostante, propriamente archeologico e visitato da turisti e studiosi, e il livello superiore con il punto d'informazione.

Sul posto, in antico, si estendeva il Circo Flaminio dove correvano le bighe. Il Teatro di Marcello e i due templi ne costituivano l'estremità meridionale. Il tutto era collegato sia funzionalmente che simbolicamente: l'assieme doveva richiamare l'idea della "res publica restituta", dello stato romano ricostruito e pacificato da Augusto. Per sottolineare l'antica funzione, il cortile e il portico – prosegue la Sovrintendenza – sono stati caratterizzati con l'esposizione di frammenti decorativi del Teatro e dei templi.

Ma il piatto forte per turisti e cittadini è la terrazza-cortile che si affaccia in modo spettacolare sull'area archeologica, permettendone la completa 'lettura' dall'alto. Uno sguardo d'assieme sulla Roma antica alle pendici del Campidoglio, facilitato e reso consapevole dai pannelli esplicativi che illustrano ciò che si vede sotto il profilo storico, architettonico e urbanistico.
La sistemazione dell'area non si conclude con questi restauri: allo studio altri collegamenti verticali tra il livello a cielo aperto e quello archeologico.

L'intera area è frutto dei lavori di isolamento e delle demolizioni condotte negli anni '30 del Novecento: da Piazza Venezia, fiancheggiando il colle capitolino, l'intervento giunse fino a Santa Maria in Cosmedin, creando l'attuale via del teatro di Marcello–via Petroselli. I lavori misero in luce i resti dei templi affiancati di Apollo Sosiano e di Bellona, rimasti inglobati nei secoli all'interno del dedalo di edifici, e il livello inferiore del teatro di Marcello.

Il tempio di Apollo, che era stato votato nel 433 a.C. ad Apollo Medico in occasione di una pestilenza, subisce un drastico rifacimento in età augustea ad opera dell'architetto Sosio (da cui a denominazione di Sosiano). Il tempio di Bellona, intitolato a questa divinità guerriera di antica origine italica, fu fondato nel 296 a.C. da Appio Claudio Cieco in seguito ad una vittoria sugli Etruschi. Fu integralmente ricostruito in età augustea, con massicci ampliamenti verso nord ed est.

Del Teatro di Marcello, che ha assunto il nome del nipote dell'imperatore Augusto morto prematuramente, rimane solo la facciata curva in travertino, davanti ai due templi. La costruzione iniziò nel decennio 30-20 a.C. sul sito del "teatro di Apollo", in cui Giulio Cesare aveva avviato già consistenti lavori, ed era in gran parte ultimato nel 17 a.C., anno in cui fu utilizzato per i "ludi saeculares". L'inaugurazione vera e propria avvenne nel 13 a.C.

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