17 luglio, 2007

PROMEMORIA 16 luglio 1975 - Progetto Apollo-Sojuz: Una navetta Apollo americana e una Sojuz sovietica


Progetto Apollo-Sojuz: Una navetta Apollo americana e una Sojuz sovietica si agganciano in orbita, segnando il primo aggancio tra velivoli spaziali di due nazioni differenti

Il modulo d’aggancio
Siccome la navicella spaziale americana e quella sovietica a bordo avevano delle atmosfere diverse, Apollo e Sojuz non potevano agganciarsi direttamente. Per poterlo consentire la capsula dell’Apollo fu dotata di un apposito adattatore per l’aggancio, che non solo assunse tale funzione, bensì pure quella di canale dell’aria. Durante la fase di lancio, tale adattatore venne posizionato nell’ultimo stadio del razzo Saturn IB. In orbita intorno alla Terra, il modulo di comando dell’Apollo si agganciava a tale adattatore per estrarlo dall’apposito rivestimento. In pratica veniva eseguita l’identica manovra di estrazione del modulo lunare. Anche l’adattatore si trovava pertanto in punta alla capsula dell’Apollo.
L’atmosfera a bordo dell’Apollo era composta da ossigeno puro, con un pressione del 34% dell’atmosfera terrestre. A bordo della Sojuz invece si respirava dell’aria „normale“, cioè composta dalla miscela azoto con ossigeno. La pressione solita a bordo della Sojuz di 100% dell’atmosfera terrestre, venne abbassata esclusivamente per questa missione al 68% affinché il passaggio da una navicella spaziale verso l’altra potesse avvenire creando il meno inconvenienti possibili per l’adattamento della respirazione.

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