01 maggio, 2007

PROMEMORIA 1 maggio 1947 - Nella strage di Portella della Ginestra perdono la vita 11 persone (2 bambini e 9 adulti) e 27 sono ferite


Portella della Ginestra è una località in provincia di Palermo, situata nei pressi della Piana degli Albanesi. È nota per essere stata teatro della strage del 1° maggio 1947.
In quel giorno dell'immediato dopoguerra si tornava a festeggiare la festa dei lavoratori, abolita durante il regime fascista.
Circa 2000 lavoratori della zona di Piana degli Albanesi, in prevalenza contadini, si riunirono nella vallata di Portella della Ginestra, nei pressi di Palermo, per manifestare contro il latifondismo, a favore dell'occupazione delle terre incolte e per festeggiare la vittoria del Blocco del Popolo nelle recenti elezioni per l'Assemblea Regionale.
Su questa folla in festa partirono, dalle colline circostanti, delle raffiche di mitra che lasciarono sul terreno 11 morti (9 adulti e 2 bambini). Solo quattro mesi dopo si seppe che a sparare materialmente furono gli uomini del bandito Salvatore Giuliano. Non fu mai fatta luce sui reali mandanti della strage, anche se il rapporto dei carabinieri faceva chiaramente riferimento ad "elementi reazionari in combutta con i mafiosi locali".
Lo scenario più realistico vede coincidere interessi post fascisti legati alla X MAS di Junio Valerio Borghese, quelli dei servizi segreti USA (preoccupati dell'avanzata socialista - comunista in Italia) e quelli dei latifondisti siciliani.
Non fu mai possibile dimostrare la veridicità di questo scenario perché Giuliano fu ucciso forse dal suo luogotenente Gaspare Pisciotta nel 1950 e lo stesso Pisciotta nel 1954 fu avvelenato in carcere con della stricnina nel caffè dopo aver preannunciato rivelazioni sulla strage.

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