09 aprile, 2007

PROMEMORIA 9 aprile 1948


Su ordine del futuro primo ministro israeliano Menahem Begin, l'organizzazione paramilitare Irgun, attaccò il villaggio arabo di Deir Yassin uccidendo 250 persone, in risposta alle continue aggressioni arabe contro insediamenti ebraici (Kibbutz). L'azione terroristica venne pianificata in segreto e contrariamente alla politica dell'Haganà (forza ufficiale di difesa dei villaggi ebraici, che diventerà poi l'esercito del nuovo Stato israeliano), e del Presidente della collettività ebraica in Palestina Ben Gurion che, inizialmente, mirò a creare relazioni di buon vicinato con la comunità araba. Solo successivamente, dopo l'inizio ufficiale delle ostilità da parte dei paesi arabi confinanti col nuovo stato di Israele, si organizzò l'espulsione della popolazione araba dai territori israeliani e dagli insediamenti ebraici al di fuori dei confini riconosciuti dall'ONU. Entro il mese di maggio il piano (Piano D per la Difesa Attiva e la Guerra Psicologica) fu pienamente realizzato, con l'espulsione o la volontaria emigrazione dai territori ebraici di circa 700.000 arabi palestinesi. In questo molto aiutò l'invito rivolto ai palestinesi dalla Lega Araba, che chiese agli stessi di allontanarsi temporaneamente dalla loro terra in attesa che questa venisse riconquistata dagli eserciti in procinto di attaccare Israele

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