05 marzo, 2007

PROMEMORIA 5 marzo 1993 - Il velocista canadese Ben Johnson viene squalificato a vita dalle competizioni internazionali dopo essere risultato positivo


Benjamin "Ben" Sinclair Johnson (Falmouth, Giamaica, 30 dicembre 1961) è un ex-atleta canadese, noto soprattutto per essere stato squalificato per doping dopo la vittoria nei 100 metri alle Olimpiadi di Seul del 1988.
Biografia
Nato in Giamaica, Johnson emigrò in Canada nel 1976. Debuttò in un grande evento internazionale nei 100 metri dei Campionati mondiali del 1983, nei quali venne eliminato nelle semifinali.
L'anno successivo, Ben Johnson raggiunse la finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, terminando terzo dietro Carl Lewis. Con la staffetta canadese 4x100 vinse una ulteriore medaglia di bronzo.
Ai Campionati mondiali del 1987 a Roma, Johnson divenne subito una celebrità battendo Lewis nei 100 metri e ottenendo il nuovo record mondiale con il tempo di 9.83 secondi. Johnson e Lewis erano i favoriti anche per il titolo olimpico alle Olimpiadi di Seul. In finale, Johnson sconfisse Lewis con il nuovo record del mondo di 9.79 secondi. Alcuni giorni dopo, tuttavia, nei campioni di urina di Johnson venne rilevata la presenza di steroidi ed egli venne quindi squalificato per uso di doping.
Egli in seguito ammise di aver utilizzato sostanze dopanti quando ottenne il record mondiale nel 1987, per cui la IAAF cancellò dai suoi annali anche quella prestazione. Ma Johnson e centinaia di altri atleti si sono a lungo lamentati di aver dovuto assumere sostanze dopanti per raggiungere le prestazioni degli altri atleti più forti con i quali dovevano gareggiare e che facevano anch'essi uso di queste sostanze. Queste affermazioni hanno assunto una luce veritiera in seguito agli sviluppi e alle rivelazioni dal 1988 in poi. Quattro dei cinque migliori atleti sui 100 metri, Johnson incluso, sono stati prima o poi trovati positivi a sostanze dopanti in un momento della loro carriera. Essi sono: Carl Lewis, a cui venne assegnata la medaglia d'oro; Linford Christie che ottenne la medaglia d'argento, e Calvin Smith che ottenne il bronzo. Di questi, solamente Johnson fu costretto a rinunciare ai suoi record e alle sue medaglie, sebbene sia stato anche l'unico trovato positivo o che abbia ammesso la positività durante un evento che metteva in palio una medaglia. In seguito Christie fu squalificato per uso di steroidi. Secondo dei documenti pubblicati nel 2003 da un ex-ufficiale anziano dell'antidoping USA, il dottor Wade Exum, Carl Lewis e due suoi compagni di allenamento assunsero gli stessi tre tipi di stimolanti proibiti (trovati tra le medicine vendute sottobanco) e furono scoperti ai trial USA del 1988, cioè nella gara utilizzata per selezionare gli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi o a un grande evento.
Nel 1991, al termine della squalifica, Johnson tentò il ritorno senza grande successo. Nel 1993 venne però trovato positivo in una gara a Montreal e venne quindi squalificato a vita dalla IAAF.
Nel dicembre 2006 Ben Johnson ha dichiarato di voler far riaprire il suo caso legato al doping alle olimpiadi del 1988 in quanto si dichiara vittima di una cospirazione ai suoi danni.

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