21 marzo, 2007

La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie


Cos’è la Giornata
La "Giornata della memoria e dell'impegno" è un'iniziativa promossa, insieme ad "Avviso Pubblico - Enti locali per la formazione civile contro le mafie" per ricordare tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata.
Il 21 marzo di ogni anno, primo giorno di primavera, Libera ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Una data che non è stata scelta a caso: realizzare la Giornata della Memoria e dell’Impegno in concomitanza con l’inizio della primavera ha un significato, al tempo stesso, reale e ideale.
Realizzata per la prima volta nel 1996, a Roma, la Giornata è riproposta annualmente in città diverse: Roma, Niscemi (CL), Reggio Calabria, Corleone (PA), Casarano (LE), Torre Annunziata (NA) e Nuoro.
La memoria
Nel giorno in cui la natura rinasce, Libera ricorda che un’azione antimafia non può dimenticare l’esempio di coloro che hanno pagato con la vita la loro onestà e correttezza civile. Come il rigoglio della primavera esprime anche la memoria della semente morta per dare spazio alla nuova vita, così ogni nuovo passo sulla strada della legalità è possibile a partire da quei passi che sono stati stroncati su quella medesima strada, ogni nuovo diritto conquistato è possibile da quei diritti che sono stati calpestati. Semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori e commercianti, sindacalisti, esponenti politici, amministratori locali, sono morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. E' quindi con grande rispetto e gratitudine che vogliamo ricordarli tutti, dai più famosi ai tanti "anonimi" su cui più facilmente è caduto il velo della dimenticanza. Per questo, un primo elemento fondamentale della Giornata è la lettura dei nomi delle vittime delle mafie: quei tanti, troppi nomi, che vengono fatti risuonare ininterrottamente durante la Giornata e alla lettura dei quali si alternano in tanti: dai parenti delle vittime agli studenti, dai semplici cittadini ai rappresentanti dello Stato o delle Forze dell'ordine, bambini come genitori, insegnati come studenti, uomini e donne che hanno deciso di fare memoria dei morti di mafia.
L’impegno
Le vittime delle mafie, tuttavia, non vanno soltanto ricordate: l’esempio che esse portano va anche accolto e vivificato, progettando apertamente un cammino di legalità e coinvolgendo la collettività su di esso. La Giornata, è il modo per affermare che ci siamo, che vogliamo fare la nostra parte. Non per essere "eroi" ma per essere pienamente cittadini, con diritti e doveri, capaci di solidarietà, rispettosi della legalità.
Come il rigoglio della primavera è anche promessa di un raccolto in estate, così la legalità ha bisogno di impegni concreti. È per questo che l’altro elemento fondamentale della Giornata è una effettiva attivazione del territorio nella lotta alle mafie. Risultato che si ottiene, sia realizzando una struttura nella città di volta in volta in visitata, sia facendo della Giornata l’evento centrale di una serie di incontri preparatori, con lo scopo di coinvolgere nelle attività di Libera, associazioni e cittadini presenti sul territorio.

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