29 marzo, 2007

Anoressia e bulimia: progetto on line per le scuole, tra un anno il primo centro diurno


I disturbi alimentari sono in crescita nella capitale e Roma contrattacca: parte sul web la prima campagna sui disturbi alimentari, rivolta agli studenti; e tra un anno aprirà il primo centro diurno romano per la lotta all'anoressia e alla bulimia.

Al via in questi giorni, dunque, "I like me!!! La mia immagine?... Mi piace !!!", progetto sull'educazione alimentare promosso dal Campidoglio (Assessorati alle Politiche Giovanili e alla Famiglia) con l'Istituto di Ortofonologia di Roma, l'Istituto Italiano di Medicina Sociale e Isma Roma. Un programma di lotta all'anoressia e alla bulimia, costruito su due assi principali: campagna informativa nelle scuole, botta e risposta via web tra i ragazzi e tra questi e gli esperti .

Coinvolte 10 scuole medie superiori romane con oltre 7.000 studenti e relativi insegnanti e genitori. In ogni scuola vengono formati dai due ai quattro studenti per diventare 'operatori dell'informazione su Internet' e fare da tramite con i propri compagni – passando loro notizie, temi, spunti; e ricevendone le idee –. La 'scena' principale è un nuovo portale fatto da giovani per i giovani, www.diregiovani.it.

Qui i ragazzi (ma anche i genitori e gli insegnanti) potranno interagire con gli esperti, partecipare a forum e chat, caricare messaggi e interviste video sui problemi alimentari. Un buon mezzo anche per le famiglie, che possono così comprendere meglio l'universo dei ragazzi e del loro linguaggio. Il progetto parte da Roma in via sperimentale e punta ad allargarsi ad altre città.

L'anno prossimo, poi, aprirà il primo centro diurno per la cura dell'anoressia e della bulimia. L'apertura del centro è stata annunciata in Campidoglio. La struttura sarà inaugurata nel corso della primavera 2008 nell'edificio di via Efeso 2 (Ostiense), ristrutturato per l'occasione. Il centro sarà gestito dall'ospedale Sant'Eugenio e dalla Asl Roma C.

Il centro, di circa 700 metri quadri, sarà di tipo semi-residenziale e avrà diversi settori: ambulatorio, trattamento psicoterapeutico, riabilitazione. L'accoglienza, la diagnosi, le attività di consulenza e la cura dei casi gravi rimarranno nel centro del Sant'Eugenio, in funzione dal 1990.

Il problema dei disturbi alimentari nel Lazio non è cosa da poco – per cui si punta a fare del nuovo centro un riferimento non solo per la zona, ma anche per l'intero territorio –. In base ai dati del Piano Sanitario Nazionale 2002-2005, incrociati con i dati Istat, nella regione sarebbero circa 42.800 le persone affette da disturbi alimentari nella sola fascia d'età tra i 12 e i 25 anni: 2.000 le donne che soffrono di anoressia nervosa, 12.000 di bulimia nervosa e 25.000 di altri disturbi alimentari; 200 circa, invece, i casi di anoressia della popolazione maschile nella stessa fascia di età, 1.100 quelli di bulimia e 2.500 quelli con disturbi parziali. Se poi si aggiungono le altre fasce d'età, si arriva a circa 86 mila malati.

La ristrutturazione dell'edificio di via Efeso costerà al Comune 1,2 milioni di euro. Il finanziamento è frutto della delibera approvata dal Consiglio Comunale lo scorso 19 marzo: in base al provvedimento, i proprietari del Residence Roma di via Bravetta devono al Comune circa 4,1 milioni di euro in cambio della destinazione d'uso dell'edificio. Parte di questa cifra coprirà la spesa per allestire il centro diurno per l'anoressia e la bulimia.

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