23 febbraio, 2007

Ingrid Betancourt, Roma lancia l'appello. La foto esposta sul Campidoglio


Oggi alle 12 viene esposta sul Campidoglio, alla presenza del sindaco Veltroni, la foto di Ingrid Betancourt, l'ex candidata alla presidenza della Colombia sequestrata il 23 febbraio 2002, insieme alla collaboratrice Clara Rojas, dai guerriglieri delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia).
A quattro anni di distanza, l'iniziativa intende denunciare il silenzio calato sulla vicenda e l'assenza di mobilitazione internazionale. Unico segnale, un video trasmesso tre anni e mezzo fa. La Betancourt condivide con tremila persone un destino di prigionia e incertezza, esito di un'interminabile guerra civile che lacera la Colombia con effetti e corollari devastanti: sparizioni, morti accertate (almeno settantamila in vent'anni, un genocidio), gli interessi dei trafficanti di droga che soffiano sul fuoco.
La Betancourt, candidandosi alle presidenziali, ha sfidato consapevolmente quell'intreccio di interessi e ha pagato caro il suo coraggio.
Alla manifestazione sul Campidoglio saranno presenti, insieme al sindaco, rappresentanti delle istituzioni locali e delle ambasciate di Colombia e di Francia (il paese in cui Ingrid Betancourt ha vissuto prima di tornare in patria per affrontare le elezioni). Previsto un collegamento telefonico con Juan Carlos Lecompte, il marito della Betancourt.
Chiunque voglia, può aderire all'appello inviando un'e-mail alle Relazioni Internazionali del Campidoglio.

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