15 gennaio, 2007

Festival delle Scienze, si alza il sipario


Comincia oggi, lunedì 15, all'Auditorium Parco della Musica il Festival delle Scienze, seconda edizione, fino al 21 gennaio. Con un ambizioso filo conduttore: "Le età della vita", dalla magia della nascita all'ineluttabilità della morte, fino al segreto dell'immortalità.
Il Festival delle Scienze è prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice–Idee per la Cultura e promosso dal Comune di Roma e dall'Assessorato allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo della Regione Lazio, con il sostegno di Enel. Hanno inoltre collaborato alla realizzazione del festival: l'Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma, Trambus, British Council, Radio3Scienza, Focus Junior e National Geographic Channel.
Sul vasto tema de "Le età della vita", sulle trasformazioni della persona, del pensiero e del comportamento nel tempo, il festival 2007 costruisce un percorso fatto di dialoghi, conferenze e caffé scientifici con alcuni tra i più importanti scienziati e filosofi, italiani e stranieri; ma anche di laboratori e incontri per bambini e ragazzi, proiezioni e spettacoli, concerti e mostre interattive, animazioni e giochi al computer, simulazioni, robot di nuova generazione.
Particolare attenzione è dedicata alla nascita e alla morte; senza perdere di vista le fasi salienti della vita: primo sviluppo delle facoltà umane, comparsa del linguaggio, sessualità…
Tra gli ospiti internazionali: il neuro-scienziato Eric Kandel, Premio Nobel per la Medicina nel 2000 per le ricerche sulle basi fisiologiche della conservazione della memoria nei neuroni; il neuro-psicologo Howard Gardner, sviluppatore della teoria delle intelligenze multiple; Annette Karmiloff-Smith, scienziata cognitiva e dello sviluppo, direttrice del Neurocognitive Development Unit at the Institute of Child Health di Londra; Stanislas Dehaene, uno dei più brillanti scienziati cognitivi del momento, che studia la natura del concetto di numero nella mente umana; Jacques Mehler, tra i più influenti psicologi cognitivi di oggi; Gary Marcus, psicologo esperto di genetica comportamentale e del ruolo del genoma nello sviluppo della mente; il gerontologo bio-medico Aubrey de Grey che lavora ad una possibile terapia anti-invecchiamento.
Tra gli italiani: Alfonso Caramazza, tra le massime autorità internazionali nel campo della neuro-psicologia cognitiva, recentemente tornato in Italia da Harvard; lo storico della scienza Paolo Rossi; il biologo e genetista Edoardo Boncinelli; il filosofo Giacomo Marramao; Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto "Mario Negri"; il direttore di MicrOmega Paolo Flores D'Arcais e ancora etologi, psico-fisiologi, linguisti e psico-linguisti, filosofi della mente…
Di sera, tra l'altro, Enel propone alcuni dialoghi inconsueti – come il confronto tra Massimo e Niccolò Ammaniti, padre e figlio, l'uno psicologo l'altro scrittore emergente, che raccontano il mistero dell'adolescenza traendo spunto da un saggio da loro scritto a quattro mani –.
Il Festival delle Scienze, in collaborazione con il British Council, introduce poi quest'anno una delle formule più originali di divulgazione scientifica: il ""café scientifique", informali e conviviali conversazioni su temi cruciali e sulle loro implicazioni etiche, ideato in Francia e rapidamente diffuso in Gran Bretagna negli anni '90. I 'caffè' si svolgono così: scienziati e divulgatori scientifici, sorseggiando un aperitivo, prendono posto accanto al pubblico interessato e ai frequentatori di bar e caffè per lanciare sul tappeto questioni scottanti.
Fra i 'target' privilegiati del festival c'è naturalmente la platea dei giovani, dei bambini, dei ragazzi, delle scuole e degli insegnanti. In particolare, in collaborazione con l'Assessorato capitolino alla Scuola, il calendario per questa fascia di visitatori si articola in quattro sezioni, collegate alle diverse età.
Per finire, sugli esterni dell'Auditorium, il sabato e la domenica mattina, un appuntamento insolito per un festival scientifico, ma in linea con l'idea di curare il corpo per accompagnare dolcemente l'avanzare dell'età: il seminario di Tai Chi, a cura dell'Accademia Europea Wushu. Il Tai Chi, antica arte marziale cinese, si basa sul concetto taoista di Ying/Yang, l'eterna alleanza degli opposti. Nato come sistema di autodifesa, si è trasformato nel corso dei secoli in una raffinata forma di esercizio che punta ad armonizzare corpo e mente, chiamati ad interagire per conquistare l'equilibrio energetico.
I visitatori potranno così sperimentare questa disciplina, la cui pratica consiste principalmente nell'esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che ricordano una danza silenziosa (in realtà mimano la lotta con un avversario immaginario).
L'ingresso – salvo dove diversamente indicato – è libero fino a esaurimento posti. Tutte le informazioni e il calendario completo del festival su www.auditorium.com

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