29 novembre, 2006

Regione Lazio: "Una rete contro la pena di morte"

“No Justice Without Life” è l’appello con il quale è stata presentata oggi la quinta Giornata internazionale “Città per la vita - Città contro la pena di morte”. Giovedì 30 novembre, infatti, oltre 500 città, 33 capitali, sparse tra i cinque continenti, si collegheranno con Roma che, illuminando il Colosseo, si porrà nuovamente alla testa di una mobilitazione internazionale che chiede la fine di tutte le esecuzioni capitali. Era infatti il 30 novembre 1786 quando il Granducato di Toscana, primo stato europeo a farlo, abolì la pena capitale dal proprio ordinamento.

L'iniziativa è stata organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con il Comune di Roma la Regione Lazio e l’Università di Roma Tre ed è sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani, che fanno parte della “World Coalition Against the Death Penalty”; tra queste Amnesty International, Ensemble contre la Peine de Mort e International Penal Reform.

Intervenendo alla conferenza stampa organizzata questa mattina a Palazzo Leopardi, a Piazza Santa Maria in Trastevere, Piero Marrazzo, Presidente della Regione Lazio, ha ricordato le iniziative di una Regione sempre più caratterizzata come “luogo di dialogo” e ha sottolineato come alla base di questo grande appuntamento ci sia proprio "un'idea forte: la politica delle reti che accomuna istituzioni e associazioni in un appello che parte dalle grandi città, dalle grandi comunità e arriva agli Stati”. “Una società – ha aggiunto Marrazzo - che ritiene che con la pena capitale si risani un delitto sbaglia".

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