18 ottobre, 2006

Solo la scatola nera potra' chiarire le cause dell'incidente

Venerdì 20 ottobre lutto cittadino a Roma!!! ROMA - Soltanto l'esame della scatola nera montata sul treno potrà fare chiarezza sulla dinamica dell' incidente di ieri e sulle cause che lo hanno provocato. Ogni altra ipotesi, secondo gli investigatori della polizia che conducono le indagini, resta per il momento soltanto una tesi non suffragata da fatti concreti.
E l'esame della scatola nera non potrà farla che un esperto, forse un ingegnere dei trasporti e in particolare dei trasporti su ferro, dotato di un software adeguato e di una preparazione specifica. Il passaggio necessita di un incarico ufficiale che soltanto il pm titolare dell'inchiesta, Elisabetta Ceniccola, potrà affidare. Con la scatola nera, i periti dovranno esaminare treni, centraline che segnalano il passaggio dei convogli, filmati.
Intanto, alcuni fatti ed eventi importanti sarebbero stati fissati. Ad esempio si è appreso che il convoglio tamponante avrebbe incontrato un semaforo rosso ma non si sarebbe fermato in quanto il macchinista, dopo specifica richiesta alla sala di controllo, avrebbe avuto l' ok a proseguire: "Andare a vista".
E' quanto rivelerebbe una registrazione di una comunicazione intercorsa tra il macchinista ferito e il personale della sala, sequestrata dal personale della polizia. "Andare a vista" significa procedere a una velocità moderata, massimo 15 chilometri orari. Una manovra che ha lo scopo di "snellire il traffico" e che viene condotta grazie alla massima attenzione del macchinista che aziona i freni in caso di improvviso pericolo. Anche perché, come ha spiegato uno dei dirigenti della Me.tro, nel caso di "rosso permissivo" viene disattivato il freno automatico. Un evento questo che scaricherebbe, almeno parzialmente, le responsabilità dell' incidente sull' errore umano. Ma non sarebbe questo il solo errore. Ad esso si assocerebbe anche un errore tecnico, dell'apparecchiatura che avrebbe dovuto segnalare la presenza di un treno fermo nella stazione successiva, quella di piazza Vittorio.
A quanto sembra, questa apparecchiatura senza intervento umano rallenta o addirittura blocca il convoglio, proprio allo scopo di evitare collisioni. Il comandante provinciale di Roma dei vigili del fuoco, Guido Parisi, ha precisato che "il dispositivo di sicurezza di questi convogli ha notevolmente ridotto l'impatto e rispetto allo scenario che ci siamo trovati davanti, il numero dei feriti gravi è stato abbastanza contenuto".
D'altronde, i vagoni coinvolti sono di recente fornitura e dotati di massimi sistemi di sicurezza attuali, come ha confermato lo stesso ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. Per Parisi si è trattato di "un'anomalia che è difficile da spiegarsi al momento". Forse si sarebbe potuto sapere molto di più dai protagonisti della vicenda, il macchinista ad esempio che era alla guida del treno tamponante, e le cui condizioni di salute non destano alcun pericolo (elemento questo importante nella deduzione che il treno viaggiava a bassissima velocità quando è entrato in stazione). Il pm lo ha raggiunto nell'ospedale Casilino, dove è ricoverato, per sentire la sua versione ma Angelo Tomei - questo il nome del dipendente - ha detto di non ricordare nulla, di non aver memoria di quei momenti culminati nello scontro con il convoglio. Sarebbe ancora sotto choc.
Oggi il magistrato valuterà se sottoporre il macchinista ad accertamenti di tipo sanitario per stabilire se le sue condizioni di salute al momento dello scontro erano compatibili con l' incarico e se anche disporre l' autopsia sulla salma della donna morta nell' incidente.
L'inchiesta dovrà inoltre accertare il funzionamento dell'impianto di segnalazione: dubbi sull'efficienza dell' impianto semaforico sarebbero emersi, secondo quanto si è appreso, nel corso di uno dei sopralluoghi compiuti nell' arco della giornata. Al momento in Procura si procede per disastro colposo, omicidio colposo e lesioni gravissime, contro ignoti. Peraltro negli uffici giudiziari della capitale, si sottolinea che quasi certamente sarà compiuto un approfondimento della posizione del macchinista che era alla guida del treno che ha impattato sul convoglio fermo.
Dispaccio ANSA

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